Cardano al Campo, sparatoria in Comune: chiesta conferma ergastolo per Pegoraro

L'udienza arriva dopo il ricorso della difesa contro la sentenza messa un anno fa nei confronti dell'ex agente che sparò al sindaco Laura Prati morta dopo venti giorni in ospedale

Laura Prati dopo la sparatoria in Comune venne sottoposta a intervento

Laura Prati dopo la sparatoria in Comune venne sottoposta a intervento

Milano, 13 aprile 2016 - Questa mattina, davanti ai giudici della Corte d'Assise d'Appello del capoluogo lombardo, è iniziato il processo di secondo grado nei confronti dell'ex vicecomandante della Polizia locale Giuseppe Pegoraro che, la mattina del 2 luglio 2013, sparò al sindaco di Cardano al Campo (Varese) Laura Prati morta dopo venti giorni in ospedale.  L'udienza di oggi arriva dopo il ricorso della difesa contro la sentenza del gup di Varese con rito abbreviato emessa un anno fa. Oggi il sostituto pg di Milano Daniela Meliota la conferma della condanna all'ergastolo.

L'ex vicecapo dei vigili urbani è stato condannato in primo grado per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, per il tentato omicidio di Costantino Iametti, vicesindaco di Cardano al Campo e anche per altri reati, ma il giudice Giuseppe Limongelli lo ha assolto dall'accusa di tentato omicidio nei confronti dei due poliziotti intervenuti per bloccarlo. E il pg ha chiesto ai giudici (presidente Sergio Silocchi) di riformare su questo punto la sentenza e affermare «la responsabilità penale» anche per questi fatti. Pegoraro quella mattina avrebbe agito per rancore nei confronti dell'amministrazione comunale, dopo essere stato sospeso dal servizio in seguito a una condanna per peculato. 

Dopo aver fatto irruzione nell'ufficio del sindaco sparò a Laura Prati, anche presidente provinciale del Pd, e al suo vice Iametti. Una volta compiuto il blitz gettò un fumogeno nella sede dello Spi-Cgil di Cardano al Campo, fuggì in auto e fu arrestato dalla polizia dopo un'altra sparatoria. Prati, colpita da un aneurisma durante un intervento all'ospedale di Circolo di Varese, morì il 23 luglio 2013. Iametti, invece, riuscì a salvarsi. Un'altra udienza del processo d'appello è già fissata per il 19 aprile. 

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