Allarme smog a Milano, si va verso il blocco delle auto. Granelli: "Usate mezzi pubblici"

Se anche nella giornata di oggi verrà accertato il superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo di PM10, da domani scatteranno le limitazioni previste dal protocollo aria regionale

Smog a Milano (Newpress)

Smog a Milano (Newpress)

Milano, 10 dicembre 2016 - Continua l'emergenza smog a Milano. Se anche nella giornata di oggi verrà accertato il superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo di PM10, da domani scatteranno le limitazioni previste dal protocollo aria regionale. L’accordo, in caso di superamento per 7 giorni consecutivi dei valori massimi consentiti, prevede l’estensione alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli euro 0 benzina ed euro 0, 1 e 2 diesel, dalle 7.30 alle 19.30. Le autovetture private euro 3 diesel non potranno circolare in ambito urbano dalle 9 alle 17, mentre i veicoli commerciali euro 3 diesel saranno bloccati dalle 7.30 alle 9.30. Viene poi introdotto il limite a 19° C (con tolleranza di 2° C) per le temperature medie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali; non potranno essere utilizzati impianti domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale individuata da Regione Lombardia. Infine è vietata ogni tipologia di combustione all’aperto. Intervenendo sulla questione, l’assessore comunale alla Mobilità e ambiente, Marco Granelli, ha sottolineato: «Siamo pronti a mettere in campo le misure per ridurre i livelli di particelle inquinanti dell’aria e allo stesso tempo invitiamo i cittadini a servirsi del trasporto pubblico».

L’assessore ricorda che «dall’inizio dell’anno, in città, i giorni di superamento dei limiti di PM10 sono stati 54, a fronte di una media di 132 giorni registrati nel periodo tra il 2002 e il 2010. Anche le concentrazioni di PM10 medie stanno migliorando: nel 2016 siamo a 35, al di sotto del limite di 40 previsto dall’Europa. Anche questo nel periodo 2002-2010 era più elevato e pari a 50». Insomma, aggiunge Granelli, «non siamo ancora ai livelli richiesti dall’Unione europea, e cioè massimo 35 sforamenti all’anno, e di certo dobbiamo andare avanti. Ma aver dimezzato il numero dei giorni di sforamento dimostra che questa amministrazione non aspetta l’emergenza e mette in campo misure efficaci». Va all’attacco di Palazzo Marino il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato: «Con Area C, dal 2012 al 2015, sono stati prelevati dalle tasche dei milanesi 256 milioni di euro, che avrebbero dovuto essere investiti in misure per il miglioramento della qualità dell’aria. Sala e Granelli ci dicano quali misure per migliorare l’aria sono state finanziate, o se i proventi di Area C sono finiti nelle casse del Comune, senza una destinazione specifica». Critico anche il capogruppo dei 5 Stelle in Comune, Gianluca Corrado: «Queste misure emergenziali non servono a nulla. Ci vuole un cambiamento di rotta condiviso».

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