Ruby Ter, ancora soldi da Berlusconi alle Olgettine: indagini chiuse

In tutto, quasi 400mila euro sborsati dall'ex premier fino a ottobre scorso per "addomesticare" le testimonianze rese da tre ragazze

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 30 marzo 2017 - Chiuse le indagini dell'ultimo troncone del cosiddetto caso Ruby ter. Si tratta di una decisione della Procura di Milano, che si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari. Secondo i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, l'ex premier avrebbe continuato a pagare fino a ottobre scorso tre delle cosiddette "Olgettine" (la dominicana Aris Espinoza, le italiane Giovanna Rigato ed Elisa Toti) che avevano partecipato a festini a luci rosse di Arcore per ottenere il loro silenzio nei due processi milanesi dedicati al sex-gate di Villa San Martino.

E nell'avviso di chiusura indagini notificato oggi a Berlusconi e alle tre ragazze i magistrati tirano le somme: Aris Espinoza avrebbe ricevuto 105 mila euro, Giovanna Rigato 132 mila, mentre Elisa Toti sarebbe stata corrotta con più di 155 mila euro. In tutto, quasi 400mila euro sborsati dall'ex premier fino a ottobre scorso per "addomesticare" - questo il sospetto dei pm milanesi - le testimonianze rese dalle tre "olgettine" nel processo Ruby (che vedeva l'ex premier imputato per concussione e prostituzione minorile e che si è chiuso in Cassazione con la sua assoluzione definitiva) e nel procedimento Ruby-bis (a carico dei presunti procacciatori di ragazze, cioè Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti e ancora in attesa di giudizio definitivo).

Come si legge nel nuovo capo di imputazione anche questi ulteriori versamenti, scoperti dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio in seguito ad approfondimenti investigativi, sarebbero avvenuti, tramite Giuseppe Spinelli, il ragioniere di 'fiducia' di Berlusconi, sia con bonifici, sia con assegni circolari sia in contanti. Aris Espinosa, secondo l'accusa, dalla fine di marzo 2012 fino al dicembre 2015 avrebbe ricevuto dall'ex capo del Governo 105 mila euro e "la disponibilità di un appartamento" in via Filelfo a Milano per "rendere falsa deposizione" nei processi sulle serate a villa San Martino e per 'trasformare', davanti ai giudici, feste hot in "cene eleganti". Per gli stessi motivi Giovanna Rigato, dal febbraio 2012 fino al settembre 2016, avrebbe beneficiato di 132.662 euro, compresi gli "emolumenti" (97.662 euro) per la sua attività professionale per le reti del Biscione mentre Elisa Toti tra il marzo del 2012 e l'ottobre 2016 avrebbe incassato 155.800 euro e ottenuto dal leader di Forza Italia di "due garanzie bancarie" per un totale di 450mila euro. Questo nuovo filone di indagine, che probabilmente verrà riunificato a quello per cui Berlusconi e una schiera di giovani ospiti delle feste ad Arcore sono già stati mandati a processo, è nato da alcuni approfondimenti investigativi nell'ambito dell'inchiesta, sempre coordinata dai pm Siciliano e Gaglio, per una presunta tentata estorsione nei confronti sempre del Cavaliere da parte di Rigato, la quale avrebbe cercato di ottenere con minacce fino ad un milione di euro dal leader di Fi.  

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