Terrorismo, l'assessore Rozza: "Pronte 12 nuove barriere, più agenti in Buenos Aires"

Dopo l’attacco terroristico a Barcellona, il Comune e la Polizia locale di Milano si sono messi al lavoro per aggiungere barriere anti-sfondamento nei punti sensibili della città

Terrorismo, militari in Duomo (Newpress)

Terrorismo, militari in Duomo (Newpress)

Milano, 19 agosto 2017 - Dodici nuovi new jersey anti-attentati per aumentare la sicurezza in alcuni luoghi sensibili della movida e del centro storico, dalla Darsena a corso Como fino a via Foscolo e via Pellico (in queste due strade di accesso alla Galleria Vittorio Emanuele le barriere di cemento sono state già posizionate ieri pomeriggio). Dopo l’attacco terroristico a Barcellona, il Comune e la Polizia locale ieri si sono messi al lavoro per aggiungere barriere anti-sfondamento nei punti sensibili della città. Ieri, di prima mattina, l’assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza ha fatto il punto della situazione via Skype (la Rozza è in ferie in Sicilia) con il comandante vicario della Polizia locale Paolo Ghirardi e nel corso della giornata ha dialogato con il prefetto Luciano Lamorgese e con il sindaco Giuseppe Sala (anche lui fuori Milano in questi giorni). L’obiettivo? Definire una strategia di rafforzamento della sicurezza a Milano. Oggi alle 11 il prefetto ha convocato una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza a Palazzo Diotti, per il Comune ci saranno il vicesindaco Anna Scavuzzo e il comandante Ghirardi.  Assessore Rozza, cosa stanno facendo il Comune e la Polizia locale per rafforzare la sicurezza in città? «Oggi (ieri, ndr) la Polizia locale ha già effettuato i sopralluoghi per stabilire dove collocare 12 nuovi new jersey per proteggere maggiormente alcuni luoghi sensibili di Milano da possibili attacchi terroristici simili a quello di Barcellona». Dove saranno collocati di preciso i 12 nuovi new jersey? «Sarà il Comitato per l’ordine e la sicurezza a decidere i punti precisi, ma il lavoro di tecnici e operai è già iniziato e i sopralluoghi hanno riguardato in particolare alcuni punti della movida e del centro storico». Movida a parte, ci sono altre aree a rischio? «Stiamo valutando come proteggere meglio corso Buenos Aires, una strada con due lunghissimi marciapiedi dove non possiamo collocare new jersey». Quindi? «Per aumentare la sicurezza in corso Buenos Aires proporremo di incrementare la presenza fisica e stanziale di uomini delle forze dell’ordine e della Polizia locale». I new jersey in Piazza Duomo ci sono già. Altre misure allo studio per proteggere il luogo-simbolo della città? «Oltre che in Piazza Duomo, il luogo più controllato della città anche grazie alle telecamere, i new jersey ci sono già in corso Vittorio Emanuele nell’accesso da piazza Fontana. In più, nelle strade di accesso ai mercati scoperti, le auto della Polizia locale sono collocate di traverso proprio per impedire l’accesso di camion o auto all’interno dei mercati».  Alla luce dell’esperienza milanese, l’attentato sulle Ramblas catalane si sarebbe potuto evitare? «Con il senno di poi è troppo facile trovare alcune contromisure, ma il punto vero è che dobbiamo immaginare il peggio per operare al meglio. Bisogna sempre tenere alta la guardia». 

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