Bimbi al gelo e aule chiuse: trasferiti 275 alunni di una scuola elementare

Caldaia rotta, i piccoli della primaria di via dei Bognetti studieranno "in trasferta"

L’istituto Elsa Morante di via dei Bognetti (Newpress)

L’istituto Elsa Morante di via dei Bognetti (Newpress)

Milano, 25 gennaio 2018 - Tre giorni da «brividi». Quelli che hanno vissuto le 12 classi della scuola primaria di via dei Bognetti 15, non lontano da Tibaldi, fino a ieri a fare le lezioni in aule gelate, per il malfunzionamento del riscaldamento. Un problema grave alla caldaia, non facilmente risolvibile con un intervento tecnico di poche ore, che ha costretto la scuola a prendere una decisione «drastica».

L’elementare in cui sono iscritti 275 bambini da oggi è infatti chiusa. L’attività scolastica non è stata interrotta perché i giovanissimi studenti sono stati smistati in altre edifici dell’istituto comprensivo “Elsa Morante”. Per non dover battere i denti, le prime, le quarte e le quinte sono finite alla secondaria di primo grado di via Heine, mentre le seconde e le terze fanno lezione alle elementari di via Antonini, non troppo lontano da lì. Per consentire il trasloco di tutto il materiale scolastico la campanella ieri ha suonato prima del solito: alle 13:30 invece che alle solite 16:30. «Per fortuna ci sono i nonni – spiega Michele Scalisi – mia figlia lavora come tanti e sono dovuto venire io a prendere mia nipote che è in quinta». Tra i genitori che sono riusciti a presentarsi ai cancelli prima del previsto c’era Alessandro Franco che ha una figlia di otto anni: «Da lunedì i nostri piccoli hanno dovuto indossare il giaccone in aula. Grazie al supporto dei consiglieri di Zona 5 e della dirigente Cecilia Righi si è trovato una soluzione temporanea. Non vogliamo mettere in croce nessuno, per carità. Ma pretendiamo che il problema si risolva definitivamente» scandisce.

Come precisa Stefano Palmieri, con una figlia di 7, le «avvisaglie» di quello che sarebbe successo già c’erano. «L’episodio più grave risale a dicembre. Per due settimane gli alunni hanno pranzato in aula invece che in mensa che era diventata un frigorifero». Renata Serafini retrocede l’inizio dei disagi «a novembre» quando il gelo, come una creatura dispettosa, è comparso in palestra. Quanto durerà lo spostamento? Tra le chat di Whatsapp dei genitori qualcuno ha fatto scattare l’allarme, parlando di «30 giorni». Sulla circolare apparsa sul sito della scuola il 23 non si chiarisce. La vicedirigente, la professoressa Elisabetta Capetti, afferma: «L’architetto del Comune ci ha riferito che i lavori proseguiranno fino a domenica 28 gennaio. Al momento però non posso garantire che la scuola riaprirà il giorno successivo. Siamo solidali con gli alunni e genitori. Abbiamo cercato di limitare i disagi il più possibile, ottenendo che anche nelle altre sedi si potesse usufruire dei servizi di pre e post scuola. Noi quanto loro desideriamo tornare al più presto in Bognetti». «Sappiamo che la dirigenza si è impegnata seriamente in questi giorni. Quello che non accettiamo è di non avere risposte dall’amministrazione comunale. Ne abbiamo diritto come genitori e contribuenti» risponde una madre, Alessia Todesco, che da oggi dovrà recuperare le figlie correndo da via Heine a via Antonini.

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