'MiMoto', via al servizio di scooter sharing elettrico: ecco come funziona / FOTO

Ideato da tre ragazzi, permette di muoversi entro il perimetro della circonvallazione esterna al costo di 23 centesimi al minuto

La presentazione del servizio di scooter sharing MiMoto

La presentazione del servizio di scooter sharing MiMoto

Milano, 12 ottobre 2017 - Leggero, made in Italy e sostenibile: è stato lanciato oggi a Milano il nuovo servizio di scooter sharing elettrico "MiMoto", nato da un'idea di tre ragazzi under 35 ed ex studenti fuori sede dell'università di Milano. Con una flotta di 100 motorini (riconoscibili dal giallo del telaio), destinata a raggiungere quota 500 entro un anno, si rivolge principalmente ai giovani, agli studenti e soprattutto, grazie alla sua maneggevolezza, alle ragazze.

«È leggero - ha spiegato Alessandro Vincenti, uno dei fondatori - e offre una soluzione economica a chi vuole muoversi in città in modo veloce e green». Come hanno spiegato questa mattina gli altri due ideatori del progetto, Vittorio Muratore e Gianluca Iorio, il mezzo è completamente made in Italy, grazie alla tecnologia sviluppata dall'azienda Askoll di Vicenza. Al servizio si accede tramite app, con un costo di 23 centesimi al minuto e di 9 centesimi per la sosta, una tariffa oraria di 6,90 euro e un forfait giornaliero di 29,90. Una volta effettuato l'accesso, l'applicazione geolocalizza gli scooter più vicini: per prenotare il proprio mezzo basta un click (per raggiungerlo sono a disposizione 20 minuti). Arrivati davanti allo scooter selezionato è sufficiente inserire il pin sull'app scelto in fase di registrazione e indossare casco e sottocasco.

L'area operativa copre il centro cittadino delimitato dalla circonvallazione esterna e si estende a tutte le principali zone frequentate dagli universitari (MiMoto sta attivando convenzioni con i principali atenei milanesi) tra cui i Navigli, Città Studi, Lambrate, Morivione, Calvariate, Barona, De Angeli, San Siro e Bovisa Politecnico. «Abbiamo bisogno di persone come questi ragazzi - ha detto l'assessore comunale alla Mobilità, Marco Granelli - che vogliano scommettere sulle soluzioni per rendere più vivibile la nostra città, grazie all'innovazione e alla tecnologia».

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