Giustizia, Scola: stop imputati nelle gabbie, non è umano

L'arcivescovo di Milano interviene nel dibattito sull'abolizione delle gabbie per gli imputati che sta animando la giustizia

Sant'Ambrogio, discorso alla città di Milano del cardinale Angelo scola

Sant'Ambrogio, discorso alla città di Milano del cardinale Angelo scola

Milano, 30 settembre 2016 - L'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, interviene nel dibattito sull'abolizione delle gabbie per gli imputati che sta animando la giustizia. "A me non pare una cosa molto umana - ha detto il religioso a margine di un convegno a Palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo - bisogna che venga rispettata la dignità delle persone e sia data al colpevole la forza per riscattarsi". Nei giorni scorsi, il consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano ha approvato all'unanimita' una delibera per chiedere al governo di "sostenere e finanziare la sostituzione delle attuali gabbie per gli imputati in custodia cautelare". 

 Scola si è soffermato sul rapporto tra giustizia e misericordia, tema centrale dell'incontro organizzato dalla Libera Associazione Forense (Laf): "Il tema della misericordia non toglie nulla alla giustizia, i due termini hanno punti d'incontro ed emergono l'una dall'altra. La legge penale è universale, ma l'atto che compie una persona e' sempre singolare. Il tema della misericordia non toglie alla giustizia ma aggiunge il rischio di porre in atto qualcosa di non obbligato, qualcosa che fa leva su una libertà effettiva in vista di realizzare una vita più buona".

 

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