Bambina caduta durante il parto: la Regione manda i suoi ispettori

San Raffaele, una commissione verificherà il rispetto dei protocolli

La prima pagina del Giorno-Milano con la notizia

La prima pagina del Giorno-Milano con la notizia

Milano, 19 ottobre 2017 - La Regione manda i suoi “ispettori” al San Raffaele, dopo il caso della bambina partorita a mezzanotte e 25 di martedì 10 ottobre nel corridoio davanti alle sale parto, e caduta di testa riportando una «frattura della teca cranica», si legge nella relazione alle dimissioni consegnata ai suoi genitori domenica, quando hanno lasciato l’ospedale con la bimba.

Marco Donegà, 35 anni, e Daniela Rinaldi, 30, hanno dato mandato agli avvocati Simona Giannetti e Gaetano Nicosia di presentare una querela per lesioni colpose contro l’ospedale (verrà depositata settimana prossima): ieri Il Giorno ha riportato la loro ricostruzione della notte tra il 9 e il 10 ottobre, molto diversa da quella del San Raffaele, pubblicata domenica dal nostro quotidiano con la notizia del «parto precipitoso». L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha annunciato ieri l’istituzione di una «commissione di verifica» incaricata di chiarire se il personale del San Raffaele, colosso del privato a contratto che lavora per il servizio sanitario regionale, quella notte abbia rispettato i protocolli che valgono in tutti gli ospedali. Una prassi, in casi come questo. «In merito al travaglio precipitoso avvenuto nel corridoio del blocco parto dell’ospedale San Raffaele di Milano, in seguito al quale la neonata è caduta sul pavimento prima che il personale intervenisse – spiega l’assessore in una nota –, Regione Lombardia, come da prassi in situazioni di criticità, ha dato mandato all’Ats di Milano di istituire una commissione di verifica che dovrà appurare la correttezza delle procedure attuate». Ne faranno parte il direttore sanitario dell’Agenzia di tutela della salute Metropolitana Maurizio Panciroli e tre medici che lavorano in ospedali pubblici: Antonio Vitiello, medico legale dell’Asst Santi Paolo e Carlo, Anna Maria Marconi, primaria della clinica di Ostetricia e ginecologia del San Paolo, e Roberto Bellù, primario della Neonatologia all’Asst di Lecco. «La verifica – chiarisce Gallera – si limiterà ad accertare che non ci siano state falle nel percorso di assistenza offerto alla paziente dallo staff sanitario dell’ospedale San Raffaele». Accertamenti quindi diversi da quelli che spetteranno eventualmente alla polizia giudiziaria dopo che la denuncia sarà depositata in Procura. «Colgo l’occasione – conclude l’assessore – per rivolgere ai genitori della piccola tutta la vicinanza di Regione Lombardia per l’accaduto».

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