San Colombano al Lambro, incontro galante con gola tagliata: giallo nel B&B

Vittima un trentenne, donna sotto choc

Tragedia a San Colombano al Lambro (Cavalleri)

Tragedia a San Colombano al Lambro (Cavalleri)

San Colombano al Lambro (Milano), 8 dicembre 2017 - È avvolta nel mistero la morte di Giuseppe Spinelli, 34 anni, originario di Altamura, in provincia di Bari, trovato morto in un bed and breakfast sulle colline di San Colombano al Lambro, borgo di 7mila abitanti nel Milanese, con una profonda ferita alla gola. A dare l’allarme, attorno alle 4.30 di ieri, sono stati i proprietari della villa che ospita il B&B, i quali hanno sentito le urla dell’uomo e di un’altra ospite di 42 anni, anche lei barese, che era in sua compagnia. La donna, ricoverata in ospedale a Lodi sotto choc e in evidente stato confusionale, ha riferito ai carabinieri di San Donato Milanese che il 34enne si sarebbe ucciso in preda a un raptus, colpendosi alla gola con un coccio di vetro ricavato da un vaso spaccato. La posizione della donna è al momento al vaglio degli investigatori. Probabilmente i due pugliesi (lui separato, lei sposata), che lavoravano a Piacenza, entrambi impiegati per un’azienda di telefonia, avevano una relazione.

Delitto passionale o suicidio? Per il momento gli inquirenti non escludono nessuna pista. I rilievi dei carabinieri sulla villetta sono proseguiti per tutta la mattina di ieri. Il sostituto procuratore di Lodi, Emma Vittorio, nelle prossime ore, appena riceverà il via libera dai medici, interrogherà la donna, che attualmente non risulta in stato di fermo. A suo carico per il momento non ci sono accuse, ma la sua posizione è al vaglio degli investigatori. Secondo le prime ricostruzioni, il 34enne, in maglietta e pantaloni, è corso fuori dalla stanza in piena notte, nonostante le temperature vicine allo zero, perdendo abbondantemente sangue dal collo: ha percorso alcuni metri lungo la veranda ed è sceso per la scala che porta al vialetto interno della proprietà, in fondo alla quale si è accasciato. I soccorritori lo hanno trovato che ancora respirava, agonizzante per la gran quantità di sangue perso: poco dopo è spirato. La donna si trovava in zona per un meeting di lavoro e, a quanto sembra, lui l’aveva raggiunta mercoledì sera per passare del tempo insieme nel b&b in collina. 

Nel bed and breakfast gli uomini del reparto scientifico dei carabinieri hanno trovato tracce di sangue ovunque: addosso alla donna, nella camera da letto e lungo tutto il percorso che porta fino al giardino dove è stato trovato il cadavere. La camera in cui hanno dormito i due colleghi era stata messa a soqquadro e diverse suppellettili sono state distrutte in quello che sembra sia stato un impeto d’ira. Si ipotizza che fossero entrambi sotto l’effetto della cocaina. Per cercare di capire l’esatta dinamica dei fatti la procura di Lodi ha deciso di avvalersi della consulenza di una affermata anatomopatologa che ha contribuito in passato a risolvere diversi efferati fatti di sangue avvenuti in zona. Si tratta della dottoressa Yao Chen, del dipartimento di Medicina legale di Pavia. Sul posto ha effettuato in mattinata un sopralluogo anche il pm di Lodi a cui è stato affidato il caso.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro