San Carlo, Milano capitale delle patatine: le prime d'Europa nate qui 80 anni fa / FOTO

La storia dell'antica rosticceria San Carlo diventata un impero

Un'immagine dello spot San Carlo

Un'immagine dello spot San Carlo

Milano, 25 agosto 2016 - C'era una rosticceria, in via Lecco, zona di manzoniana memoria. Era il 1936. Francesco Vitaloni, accompagnato dalla moglie Angela, aveva deciso di aprire bottega accanto alla chiesetta di San Carlo al Lazzaretto, lo stesso lazzaretto reso celebre dalle pagine dei Promessi Sposi. È qui, tra storia milanese e letteratura, che nascono le prime patatine croccanti d’Italia e dell’Europa continentale. Nel loro nome – “San Carlo” – l’indizio delle origini. La rosticceria dei Vitaloni si distingue dalle colleghe del tempo per una specialità: da via Lecco ogni giorno partono biciclette cariche di patate sbucciate, tagliate a fettine, fritte nell’olio bollente e leggermente spolverate con il sale. Fanno la felicità dei bambini, che ogni giorno si lanciano all’inseguimento. I sacchetti arrivano sugli scaffali delle panetterie e dei bar del circondario. È l’inizio della “rivoluzione copernicana”: la rosticceria decide di ruotare sempre più attorno alle patatine e caratterizza meglio il suo nome di battesimo, non abbandona la chiesetta milanese, ma si trasforma in “San Carlo... le patatine”. Gli anni si inseguono nella Milano che cambia velocemente mode e vestiti, che accorcia gonne e allunga palazzi. Cavalli e biciclette lasciano il passo ai furgoncini, il figlio di Francesco, Alberto Vitaloni, non abbandona l’antica ricetta ma, oltre ad ampliare la gamma di prodotti, negli anni Sessanta inserisce nel sacchetto delle chips il primo gadget. Negli anni Novanta San Carlo si affaccia all’Europa e mette il primo piede nei Paesi extra Ue.

Il nuovo secolo è all’insegna dell’automazione e di nuovi metodi di cottura. Si osa con “Più gusto” ma non si dimentica la tradizione. La patatina dell’aperitivo, che nella Milano della Campari non poteva trovare terreno più fertile, arriva anche in cucina come ingrediente: incontra lo chef Carlo Cracco e incontra l’Expo. Alla vigilia dell’ottantesimo compleanno un film amarcord ne ripercorre la storia: “1936 antica ricetta”, sessanta secondi firmati dal premio Oscar Giuseppe Tornatore. Lo spot d’autore è girato in Stazione Centrale, con 150 fra attori e comparse. In via Lecco la rosticceria delle origini non c’è più, la strada ha cambiato faccia, ma attorno all’ultimo spicchio di Lazzaretto che resiste, nei bar italici e multietnici, ci si imbatte sempre nelle stesse patatine. In quel simbolo made in Milano che, partendo dalle mura, ha colonizzato i continenti, arrivando a contare duemila dipendenti e nove stabilimenti, sei in Italia e tre in Francia. Un impero che ha fatturato 310 milioni nel 2015 e da 80 anni è guidato dalla stessa famiglia. Di generazione in generazione.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro