Dallo spazio al Museo della Scienza, Samantha Cristoforetti dona la tuta 'Futura'/ FOTO

L'astronauta potrebbe tornare nello spazio nel 2021: "Un sogno? Ogni missione spaziale è un sogno"

Samantha Cristoforetti dona la sua tuta spaziale al Museo della Scienza

Samantha Cristoforetti dona la sua tuta spaziale al Museo della Scienza

Milano, 22 maggio 2017 - La tuta spaziale di Samatha Cristoforetti è al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. "E' un modo di ricordare un momento che credo sia stato significativo nella storia dell'Italia nello Spazio e l'importanza dell'Italia nel panorama spaziale italiano. Penso che sia anche un modo per incoraggiare qualche giovane visitatrice e visitatore del museo a sognare, perché no, un giorno di andare anche loro nello Spazio. Mi fa piacere che io sia qui al Museo della scienza e della tecnica di Milano, perché è la città in cui sono nata. Uno dei momenti più felici della mia vita e, quindi, è una tuta a cui emotivamente sono legata", ha detto l'astronauta alla consegna dell'abbigliamento utilizzato nella missione 'Futura' del 2015, che l'ha vista nello Spazio per quasi 200 giorni.

Secondo un sondaggio, una ragazza su tre in Italia vuole fare l'astronauta dopo la sua avventura: "Ogni tanto - ha aggiunto - fa un po' paura avere questa responsabilità. D'altro canto, io cerco sempre di dare meno consigli possibile, perché è molto difficile dare i consigli giusti a tante persone che ti ascoltano, però spero di dare l'esempio sul fatto che si possono raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge, anche con un po' di fortuna ma anche con lavoro e impegno". "I ragazzi e le ragazze che accogliamo all'Esa (Agenzia spaziale europea) soprattutto per fare le tesi e per un periodo di formazione dopo la laurea - ha continuato - sono persone che naturalmente hanno, e questo lo diamo per scontato, una grande competenza tecnica, che però hanno anche voglia di prendersi responsabilità e idee che sono affidabili. Si sanno impegnare e hanno attenzione al dettaglio".

E poi, ragionando sulle ricerche aerospaziali, Cristoforetti ha spiegato: "Noi astronauti incarniamo questo senso di avventura. Le soluzioni non saranno mai solo tecnologiche, ci vuole anche cultura. Ma non si può prescindere dalla tecnologia. Viviamo in un mondo in cui si chiede che cosa ce ne viene domani, ma ragionando così diventa difficile avere una visione di lungo periodo". Riguardo un suo ritorno nello spazio ha detto: "Qualche anno ci vorrà, perché a luglio partirà il collega Paolo Nespoli. Poi ci sarà un'altra possibilità per l'Italia nel 2019 con il collega Luca Parmitano. Penso che si arriva all'inizio del decennio successivo quando mi auguro ci sarà un'altra disponibilità per un astronauta italiano". Un sogno? "Ogni missione spaziale è un sogno. Quindi, sarò molto felice se avrò modo di tornare sulla stazione spaziale. Se potessi azzardare quello che è effettivamente è un sogno potrebbe essere un giorno magari fare una missione oltre l'orbita bassa, nello Spazio tra la Terra e la Luna e intorno alla Luna, dove sono in fase di definizione che vorremmo portare a termine entro la metà del prossimo decennio", ha concluso Cristoforetti.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro