"Tua moglie è la zingara che va in televisione". E scatta l'aggressione

Timpano lesionato per Paolo Cagna Ninchi, marito di Dijana Pavlovic, nota attivista rom. Violenza venerdì sera nella zona di viale Ungheria

Dijana Pavlovic ospite a una trasmissione televisiva

Dijana Pavlovic ospite a una trasmissione televisiva

Milano, 7 novembre 2016 - Aggredito sotto casa da uno sconosciuto che l'ha insultato perché "tua moglie è la zingara che va in televisione". Lo rende noto l'associazione Upre Roma (impegnata in progetti contro la discriminazione e per l'inclusione della comunità rom). Vittima del pestaggio, il suo presidente Paolo Cagna Ninchi, marito di Dijana Pavlovic, rappresentante della Consulta rom e sinti milanese "da tempo minacciata sia sui social network che nel quartiere in cui abita", si precisa nella nota. L'episodio violento sarebbe avvenuto venerdì sera nella zona di viale Ungheria.

Il presidente Upre - si legge nella nota - ha riportato una lesione al timpano dell'orecchio sinistro che ha reso necessario un intervento chirurgico. "Si tratta di un crimine d'odio come tanti altri, che i rom e i non rom che "li difendono" (che nella classifica della mentalità razzista sono peggio dei rom stessi) subiscono. Una famiglia normale con un bimbo di 7 anni che abita in una periferia di Milano è costretta  da tempo a vivere nella paura di scendere sotto casa per portare fuori il cane o fare la spesa al supermercato per il solo fatto che è classificata come famiglia zingara". L'associazione denuncia "questo crimine a palese sfondo razziale attuato in un clima d'odio e insofferenza che sfoga il proprio malessere sulla fragilità altrui". Chiede a Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale) di intervenire con decisione nel condannare i crimini d'odio e all'amministrazione di Milano, "a passare ai fatti. La zona di viale Ungheria è abbandonata a se stessa. C'è bisogno non di costosi progetti di riqualificazione urbana, intesi come interventi immobiliari, ma di meno costosi, più rapidi ed efficaci interventi sulla vivibilità".

Solidarietà da Milano in Comune, che "condanna con fermezza questa aggressione, ritenendola frutto anche del clima di incitamento all'odio razziale a cui abbiamo assistito nelle scorse settimane", e da Sinistra X Milano, la quale "richiama i valori di accoglienza, solidarietà e inclusione di tantissimi cittadini e cittadine milanesi riconfermati anche dalla grande festa di popolo che l'1 novembre ha accolto l'arrivo dei primi profughi alla Montello".

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