Villa, Rolex, champagne e bolidi: la dolce vita dei ladri nomadi / FOTO e VIDEO

Via Monte Bisbino, sgominata "la banda del sassolino" dopo decine di case svaligiate

Un momento del blitz della polizia in Monte Bisbino

Un momento del blitz della polizia in Monte Bisbino

Milano, 19 novembre 2017 - A tavola a brindare, in auto (Mercedes) con un orologio di lusso al polso. Non esitava a sbandierare sul suo profilo Facebook il suo tenore di vita Andrea detto Burda Radosavljevic, 18 anni, tra i componenti della "banda del sassolino" arrestati dalla polizia per furti in abitazione. Almeno otto sono i colpi accertati ma il sospetto degli uomini della Squadra mobile diretta da Lorenzo Bucossi è che ne siano stati messi a segno molti di più, come ha spiegato Luca Izzo, a capo della sezione Antirapine.

Il "sassolino" è quello che veniva lanciato dai ladri contro le finestre degli alloggi presi di mira. Se dall’interno nessuno accendeva le luci, scattava il via libera: arrampicata sul pluviale e ingresso indisturbato, poi apertura della porta ai complici. Tre di loro sono stati catturati mercoledì nel campo nomadi di via Monte Bisbino, tra Milano e Baranzate, un quarto (Manuel Hodnik, 25 anni) non è ancora stato preso e con tutta probabilità si trova in Serbia, dove era stato «spedito» a seguito di una lite avvenuta tra febbraio e marzo quando il capo della banda,MarcoMarchic, 42 anni, papà di Andrea, anche lui finito in manette, si era accorto che non tutto il bottino veniva versato nelle sue casse.

Da quel momento la banda era rimasta in stand-by. Suo figlio aveva il compito di reclutare sempre nuove leve per i furti. In manette pure Gianni Jovanovic, 19 anni. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è il culmine dell’indagine condotta dal pm David Monti, cominciata dopo un’escalation di furti in abitazione avvenuti a gennaio e a febbraio in zona centro. Nella villa di Marchic, una sorta di fortino circondato di telecamere e con dentro ogni comfort, con tanto di vasca idromassaggio e doccia sensoriale, sono stati trovati gioielli, scatole vuote di Rolex e altri orologi di lusso, servizi di posate e penne pregiate, un orologio di valore. Sequestrate tre auto di lusso e 67mila euro in contanti (che durante il blitz della polizia erano stati nascosti dalla figlia diMarchic), più soldi falsi custoditi nel sottotetto della villa: migliaia di mazzette di banconote di varia valuta, palesemente non autentiche ma fascettate e confezionate sotto vuoto, da utilizzare nelle truffe del tipo Rip Deal (tecnica per ingannare commercianti di metalli preziosi e gioielli). Non è stato semplice risalire ai quattro. Determinanti i filmati ripresi dalle telecamere di videororveglianza che hanno consentito di isolare particolari tra cui i cellulari utilizzati durante i colpi.

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