Galleria, per i 2 ristoranti in corsa giapponesi, pasticcieri ed ex leghisti

Dieci offerte per gli spazi di «Locanda del Gatto Rosso» e «Salotto»

La Galleria

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Milano, 22 febbraio 2017 - Dall'Outlet Dolciario all’ex parlamentare leghista Roberto Bernardelli fino a due società di ristorazioni italo-giapponesi e ai due attuali affittuari: La Locanda del Gatto Rosso e Il Salotto. Per i due spazi uso ristorante messi a bando dal Comune in Galleria Vittorio Emanuele sono state presentate dieci offerte e ieri mattina, al momento dell’apertura delle buste in via Larga, non sono mancate le sorprese.

RIipartiamo dall’inizio, dal primo spazio messo a gara, i 203 metri quadrati (base d’asta 289mila euro all’anno per l’affitto) ora occupati dalla Locanda del Gatto Rosso, proprio di fronte al Savini. La Locanda, gestita da Andrea Loiacono, ha partecipato al bando con una mega-offerta economica, ma punta a tutelare la sua presenza nel Salotto dei milanesi anche in sede legale: il prossimo 9 marzo il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato la settimana scorsa, mentre la sentenza del Consiglio di Stato sul precedente ricorso è attesa per il 22 giugno. Ricorsi a parte, la «Locanda» ora deve vedersela con quattro rivali. La seconda offerta per lo stesso spazio è stata presentata da Lupita’s srl di Mauro Tiberti, il fondatore dell’Odstore, l’Outlet Dolciario. La terza dalla Carola srl di Roberto Bernardelli (ammessa con riserva alla fase successiva della gara). Sì, parliamo del proprietario dell’hotel dei Cavalieri di piazza Missori, ex lumbard di convinzioni indipendentiste ancora sotto processo per la vicenda del «Tanko» veneto. La quarta offerta, invece, arriva da due società in associazione temporanea di imprese (Ati): la napoletana Pinterrè e la giapponese Safe srl (Shintaro Akutsu Food & Entertainment). In arrivo un ristorante giapponese in Galleria? I responsabili della società frenano: «Faremo solo cucina italiana» La quinta offerta è della Prima snc.

Passiamo al secondo spazio, più piccolo del precedente (103 mq, 169 mila euro la base d’asta per il canone annuo) e attualmente occupato dal bar-ristorante «Il Salotto», che come la Locanda del Gatto Rosso ha partecipato alla gara ma punta a tutelare la propria presenza in Galleria anche a livello legale. «Il Salotto» a parte, in corsa per il secondo spazio ci sono anche la Fabbro spa (titolare del marchio «Spicco. La ristorazione di qualità); la Molino 6-678; la Ati composta dall’italiana Money srl e dalla giapponese Edamame, titolari di negozi di take away giapponesi (uno è a due passi dal Salotto, in via Santa Radegonda), un’Ati che appare collegata alla Pinterrè-Safe sopra citata e che per questo è stata ammessa con riserva alla fase successiva del bando: un collegamento tra offerte diverse è vietato dal bando. L’ultima offerta è stata presentata dalla Mie.Ede srl di Vesna Zarkov, moglie di Bernardelli. Proprio per il legame familiare con il proponente di un’altra offerta, la Mie.Ede è stata ammessa con riserva alla fase successiva della gara. Entro giugno, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, il Comune comunicherà i due vincitori. massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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