Dopo i roghi le coltellate, maxi rissa in piazzale Selinunte

Il tafferuglio fra gang straniere scoppiato due giorni fa. Quattro i feriti e un arresto

PROBLEMI L’auto data alle fiamme dagli abusivi in piazzale Selinunte  (Newpress)

PROBLEMI L’auto data alle fiamme dagli abusivi in piazzale Selinunte (Newpress)

Milano, 25 settembre 2016 - "Siamo scesi in strada appena abbiamo sentito tonfi e urla. Hanno tirato fuori i coltelli, spaccato auto coi bastoni, temevo rovinassero anche la mia macchina che era parcheggiata proprio in piazza". Scene da Far-West, ieri notte, in piazzale Selinunte in zona San Siro, raccontate da un residente. Un copione che si ripete. Domenica scorsa, i cittadini avevano dovuto fare i conti prima con un’occupazione abusiva movimentata in un palazzone Aler del civico 4 (che li ha tenuti svegli fino alle 3 del mattino), poi con l’incendio di un’auto in cortile, probabilmente appiccato per dispetto da chi era stato allontanato dall’alloggio. Due giorni fa è stata la volta di una rissa in piazza, un’escalation culminata con le coltellate. Quattro egiziani sono stati feriti, un 33enne ha riportato un’emiparesi al volto a causa di un fendente alla guancia che gli ha lesionato un nervo. Arrestato dai carabinieri un marocchino di 28 anni, senza fissa dimora e disoccupato, per lesioni personali aggravate e tentato omicidio. Secondo quanto ricostruito dai militari, accorsi in piazzale Selinunte con oltre 15 pattuglie insieme al 118, due gruppi di stranieri (marocchini da un lato, egiziani dall’altro) hanno discusso davanti a un bar della piazza verso le 19 per motivi ignoti, anche se traspare sullo sfondo la guerra per il controllo di una piazza di spaccio importante come quella di San Siro.

Dopo un’accesa lite sembrava essere tornata la calma. Una breve parentesi, perché tre ore dopo, mentre gli egiziani giocavano a carte davanti al locale, i marocchini sono tornati all’attacco aggredendoli senza preavviso, sferrando coltellate di taglio e di punta. Si è scatenato il caos. Decine di residenti sono scesi in piazza, altri sbirciavano dai cortili e dalle finestre. Immediata la richiesta di aiuto alla forze dell’ordine e ai soccorsi. L’egiziano 33enne colpito alla guancia è stato trasportato al San Paolo (dove è rimasto sotto osservazione). Un connazionale 35enne, accompagnato sempre al San Paolo, ha avuto 30 giorni di prognosi per una coltellata all’avambraccio. Altri due sono finiti al San Carlo: un 26enne ha avuto 23 i giorni di prognosi per coltellate alla schiena e alla gamba destra mentre un 27enne ha riportato un taglio al sopracciglio e alla mano destra. Testimoni hanno riferito che gli aggressori fossero quattro ma solo il marocchino 28enne, è stato acciuffato e arrestato. Tutte le persone coinvolte sono irregolari e con precedenti per droga.

I cittadini sono esasperati. Nei giorni scorsi, dal civico 4 è stata spedita una petizione con la firma di 35 famiglie indirizzata a Prefettura, assessorato alla Sicurezza, Aler e amministratore di condominio (visto che il caseggiato racchiude alloggi pubblici e privati) chiedendo lo sgombero di alloggi occupati, il ripristino di ordine, pulizia e decoro e manutenzione.

marianna.vazzana@ilgiorno.net

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