L’Authority boccia la Lombardia: "Mai più treni acquistati senza gara"

Contestazione sulle procedure seguite da Regione e Ferrovienord

Controlli sui treni (Newpress)

Controlli sui treni (Newpress)

Milano, 19 dicembre 2016 - Stop, in futuro, all’acquisto di nuovi treni del servizio ferroviario regionale senza gare pubbliche. A dirlo è l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha inviato ai primi di novembre a Palazzo Lombardia alcune «osservazioni» in merito proprio alle «modalità di acquisto del materiale rotabile adottate dalla Regione Lombardia per il tramite di Ferrovienord Spa».

Nel mirino una fornitura di 26 convogli ferroviari Tsr a 2 piani (di cui 20 composti da 5 veicoli e 6 da 6 veicoli). «Nel 2006 FerrovieNord su incarico della Regione Lombardia ha proceduto - si legge nell’attività di segnalazione dell’Autorità - assegnando all’Ati Ansaldo Breda sulla base di una procedura negoziata senza previa indizione di gara la fornitura di 26 convogli» sopra citati, «con l’opzione di estendere la stessa ad ulteriore 150 veicoli». Da parte della committenza si adduceva la ragione di assicurare «omogeneità del nuovo materiale rotabile rispetto alla flotta già acquistata» e la necessità di avere una consegna in «tempi utili per avviare nuovi servizi nel 2008». Ma, è scritto nel parere, si tratta di procedure «consentite solo in ipotesi eccezionali», da valutare con rigore «per non determinare un’ingiustificata compressione del generale principio di concorrenza». Da parte di Ferrovienord, che da novembre ha fissato «nuove regole» rivedendo il potenziale elenco dei fornitori, giunge una puntualizzazione: «Sulle modalità di acquisto dei treni, Fnm ha agito in base alle indicazioni della Regione (azionista al 57% di Fnm), nel quadro di un Contratto di Programma e delle varie delibere regionali in merito, nel rispetto della legge vigente all’epoca».

Dario Ballotta, responsabile Trasporti Legambiente Lombardia va però all’attacco: «Non è un caso che le procedure utilizzate combacino con il fatto che quasi sempre il fornitore si chiamasse Ansaldo Breda produttore dei Taf e dei Tsr a due piani. Speriamo che l’indagine aperta dall’Antitrust faccia chiarezza». Una chiarezza, fa notare Balotta, che deve prendere in considerazione anche il fatto che «dopo questi acquisti di Regione Lombardia Trenord abbia stipulato un contratto di 24,6 milioni con Ansaldo per la manutenzione dei treni». E infine l’affondo: «Che le procedure d’acquisto dei treni fossero un optional era del resto noto da quando l’ex ad Giuseppe Biesuz si vantò di aver comprato senza gara dalla Regione Puglia due treni pendolari polacchi nuovi di zecca. Due anni dopo gli stessi treni “Pesa Atr220” sono stati radiati dal servizio sulla Brescia Iseo Edolo perché sempre guasti e bisognosi di continue manutenzioni».

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