Precipita dal terzo piano del palazzo: gravissimo ragazzino di 12 anni

In condizioni gravi, è stato operato nella notte

La Polizia e gli uomini della Scientifica (Newpress)

La Polizia e gli uomini della Scientifica (Newpress)

MIlano, 20 novembre 2017 - Un volo dal terzo piano. L’atterraggio su un’auto parcheggiata e la caduta sull’asfalto. Un ragazzino di 12 anni, italiano, è precipitato ieri attorno alle 19.30 dalla finestra del bagno di casa, al terzo piano di una palazzina in zona Villapizzone, dove vive con la famiglia. In condizioni gravi, è stato operato nella notte. Sono in corso le indagini della polizia che ieri è rimasta sul posto fino a tarda sera con una Volante e la Scientifica per gli accertamenti del caso, mentre l’area interessata è stata stata recintata con un nastro di plastica per impedire il passaggio. In base  a quanto appreso, il ragazzino ha trascorso il pomeriggio a studiare in camera sua mentre in casa c’erano anche la mamma e il compagno di lei. Il figlio maggiore, invece, era fuori. 

Ad accorgersi della disgrazia è stata la mamma, notando la finestra del bagno aperta. Una stranezza, viste le basse temperature. Poi la terribile scoperta e l’immediata richiesta di aiuto. Sul posto sono intervenuti Polizia e i soccorritori del 118. Il ragazzino era cosciente quando l’ambulanza è arrivata: con tutta probabilità è atterrato su un’auto che era parcheggiata sotto la finestra, prima di rovinare sul selciato. Le sue condizioni sono apparse comunque subito gravi ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. «Io mi sono affacciato – racconta un vicino di casa – e ho visto ambulanze e un’auto della polizia. Il fratello più grande, non appena ha saputo della disgrazia, è tornato immediatamente a casa e vedendo il fratellino sull’ambulanza si è sentito mancare. Non ci capacitiamo, siamo tutti scioccati». La famiglia risiede lì da tanti anni. Ora è sotto choc.  Tra le ipotesi si valuta anche il gesto volontario del 12enne, non è da escludere che a indurlo a buttarsi nel vuoto siano stati dei brutti voti presi a scuola, un’idea che prende corpo ascoltando alcuni conoscenti del ragazzino, anche se saranno gli inquirenti ad accertare dinamica e cause.

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