Prodotti d'alta moda contraffatti, scoperto showroom nel quadrilatero della moda / VIDEO

Operazione della Guardia di finanza tra Firenze e Milano: sequestrati 147.000 pezzi per un valore di diversi milioni di euro

La Guardia di finanza con alcune delle borse sequestrate (Umicini)

La Guardia di finanza con alcune delle borse sequestrate (Umicini)

Milano, 26 giugno 2017 - Falsificazione di prodotti d'alta moda: operazione della Guardia di finanza sull'asse Firenze-Milano, scoperto uno "showroom dei prodotti falsi" nel quadrilatero della moda. Le Fiamme gialle del capoluogo toscano hanno messo agli arresti domiciliari sette artigiani pellettieri accusati di contraffazione, commercializzazione di prodotti con marchi industriali falsi e ricettazione. Falsificati prodotti di note griffe dell'alta moda come Hermes, Louis Vuitton, Chanel, Balenciaga, Gucci, Prada, Cavalli e Céline: sotto sequestro 147.000 pezzi per un valore di vari milioni di euro. A Milano è stato invece trovato uno showroom allestito in un condominio vip nel quadrilatero della moda; nel palazzo abitano personaggi della televisione e dello spettacolo.

L'inchiesta, coordinata dal pm Ester Nocera di Firenze, è denominata "Himalayan". Secondo le indagini della Finanza, facoltosi acquirenti sono disposti a spendere cifre importanti per prodotti falsi ma di alta manifattura italiana, cioè molto simili agli originali. Tra gli esempi, i 18.000 euro a cui era venduta la borsa "Birkin" in pelle di coccodrillo del Nilo (l'Himalayan da cui il nome dell'operazione) di Hermes, una delle borse più costose al mondo in questo periodo. L'inchiesta ha avuto inizio da un sequestro in spiaggia a Viareggio, a un venditore che presentava merce di elevata qualità ma di sospetta provenienza. Da questo episodio, la Finanza ha sviluppato indagini, perquisizioni domiciliari e analisi di documenti. Quindi i finanzieri hanno ricostruito un'intera filiera produttiva e commerciale illecita allestita tra Toscana e Lombardia, individuando i luoghi di stoccaggio dei prodotti contraffatti. Poi, nel febbraio scorso, la procura di Firenze ha emesso 13 decreti di perquisizione tra le province di Firenze e Milano, che hanno interessato cinque abitazioni, quattro opifici di produzione, confezionamento e stoccaggio di prodotti di pelletteria di alto pregio, ma anche lo showroom in un condominio vip di Milano. Otto, in tutto, gli indagati: sono sette pellettieri italiani e un cinese. 

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