Prima della Scala, Meyer e Bolle: "Momento importante per l'Italia"

Tanti volti noti per il Macbeth, fra cui il virologo Burioni e il cantautore Cremonini con la madre

La Scala decorata da Armani

La Scala decorata da Armani

Sorrisi, abiti da sera, smoking, acconciature scintillanti e tanti nomi e volti noti del mondo della politica, della musica, dello spettacolo e dell'economia: finalmente è tornata la vera Prima della Scala con gli ospiti in presenza e il teatro pieno. L'entusiasmo è palpabile. Una Prima che  "ha il valore della rinascita per Milano e per l'Italia tutta", come ha sottolineato il sovrintendente della Scala Dominique Meyer. La situazione "è difficile perché c'e' ancora il pericolo del virus, dobbiamo trovare un giusto equilibrio tra la sicurezza per il pubblico e per i lavoratori e la voglia di fare spettacolo". L'anno scorso, quando al posto dell'opera si tenne uno show tv, fu "una bella soluzione" certo "ma lo spettacolo è condivisione". "Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare in sicurezza, siamo molto attenti a proteggere sia la salute dei dipendenti sia quella degli spettatori - ha aggiunto -. Se la gente si comporta seriamente e con disciplina come ha fatto finora, allora possiamo essere ottimisti". Raggiante anche la stella delle stelle nel mondo della danza classica, ovvero il danzatore Roberto Bolle: "E' meraviglioso essere qui ancora questa sera. Finalmente dopo un anno in cui ci è stata tolta la Prima siamo felici di tornare, è un momento importante per la cultura del nostro Paese, forse il più importante"

Quella di quest'anno è una Prima particolare anche per diverse figure della stretta attualità. Come quella del virologo Roberto Burioni: "Vengo spesso ma è la mia prima Prima. Se la gente si vaccina c'è spazio per essere ottimisti. La mia presenza è segno di grande ottimismo". Una prima volta anche per il cantautore Cesare Cremonini: "Vengo spesso alla Scala, ma è la prima volta insieme a mia madre. Le ho regalato questa bellissima esperienza, è bello tornare a vedere le grandi opere nei grandi teatri italiani".

Un esordio assoluto anche per il presentatore Alessandro Cattelan, che ammette di essere estraneo al mondo dell'opera: "Sono interessato a tutto quello che non conosco, compresa l'opera. Ha tempi di fruizione più lunghi rispetto a quello cui sono abituati i giovani, ma sicuramente può piacere". Quello della Prima della Scala è anche il momento per fare considerazioni sulla situazione attuale in Italia. "Vorrei un presidente come Mattarella l'anno prossimo" ha affermato la senatrice a vita Liliana Segre. La Prima della Scala ha "un bel significato in un momento in cui ci sono ancora tanti pensieri. Si riapre la Scala, siamo contenti".