Poliziotto accoltellato in Centrale, pm chiede il carcere/ VIDEO

Mercoledì l'interrogatorio di garanzia. Il sindaco Sala: "Rafforziamo i controlli in stazione"

Poliziotto accoltellato in stazione Centrale (Newpress)

MILANO 18/07/2017 - POLIZA ARRESTO DI MAMADOU SAIDOU PER AGGRESSIONE ACCOLTELLAMENTO A UN POLIZIOTTO AGENTE - VIDEO DELLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA FUORI DALLA STAZIONE CENTRALE - FOTO MARMORINO NEWPRESS.

Milano, 18 luglio 2017 - Mercoledì, davanti al gip di Milano Maria Vicidomini, si terrà l'interrogatorio di garanzia di S.M.D., il 28enne della Guinea arrestato per avere aggredito con un coltello un poliziotto all'esterno della stazione Centrale, mentre con altri agenti tentava di bloccarlo. Il pm Paola Pirotta ha chiesto al giudice la convalida dell'arresto e la misura cautelare in carcere per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Lo straniero è anche indagato a piede libero per minacce perché, prima di essere fermato, aveva inveito mostrando l'arma agli autisti di un bus. Nessun fascicolo, invece, è stato aperto con eventuali ipotesi di terrorismo, anche perché la frase «voglio morire per Allah», che l'uomo ha detto mentre veniva portato in Questura, viene ritenuta da investigatori e inquirenti un'espressione pronunciata da un uomo esagitato.  Tutto è iniziato nella zona dei pullman che collagno la stazione con gli aeroporti, oltre la zona taxi, dove il migrante - che solo dopo si è scoperto essere irregolare - ha iniziato a discutere animatamente con il personale dei bus. Era molto agitato e era armato di coltello, ragione per la quale è stata chiamata la polizia. Quando il 28enne ha visto le divise blu, si è avventato contro un agente, ferendolo lievemente a una spalla. Fortunatamente il giubbotto antiproiettile ha protetto il poliziotto, che è stato ricoverato in codice verde in ospedale. Il capo pattuglia, invece, dallo scontro è uscito illeso. Si tratta della seconda aggressione simile in meno di due mesi a Milano. Il 18 maggio, sempre in Centrale, T.I.H.- un 20enne nato all'ombra della Madonnina da madre italiana e padre tunisino - aveva aggredito con un coltello un agente della Polfer e due militari dell'Esercito che stavano presidiando lo scalo ferroviario. L'aggressione era avvenuta nel mezzanino della stazione Centrale durante un controllo di routine. Gli agenti avevano chiesto i documenti al giovane, che per tutta risposta dalle tasche della felpa aveva estratto il coltello rubato poco prima. In quel caso qualche legame con l'universo jihadista c'era: il 20enne nei mesi precedenti si era fatto crescere una lunga barba e aveva postato sui social network una serie di video inneggianti all'Isis. La Procura di Milano ha chiesto a Facebook di poter accedere ai contenuti del suo profilo e il colosso dell'informatica si è reso disponibile a collaborare con le indagini.

IL SINDACO SALA: "RAFFORZIAMO I CONTROLLI IN STAZIONE" -  Il sindaco di Milano, Beppe Sala, non ha ancora incontrato il poliziotto rimasto ferito ieri perché aggredito con un coltello da un giovane guineiano fuori dalla stazione Centrale. "Non sono ancora riuscito a vederlo, però certamente ci vedremo con il questore e il prefetto nei prossimi giorni" ha detto Sala parlando del tema sicurezza, a margine della prestazione di Milano XL a Palazzo Marino. "Non c'è una soluzione radicalmente diversa da quello che stiamo facendo, ma solo la volontà di continuare a rafforzare il controllo perché la stazione Centrale ha la sua importanza perché ci passano milioni di persone" ha ribadito Sala.

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