Locali dei politici, guerra di cartelli tra chef-microonde e fuochi vietati

Milano, 26 agosto 2016 - È inutile, tra il ristorante Papà Francesco e il Bar Marino la pace non è proprio possibile. Anzi, durante l’estate è scoppiata la guerra dei cartelli. L’obiettivo? Sempre lo stesso. I due locali, uno attaccato all’altro, entrambi in via Marino, di fianco a Palazzo Marino e a pochi passi da piazza Scala, si disputano da anni, con toni spesso accesi, i clienti che passano di fianco alla sede del Comune.

Nelle ultime settimane Papà Francesco è passato all’offensiva con un cartello scritto in inglese e rivolto principalmente ai turisti in cui si ironizza pesantamente sulla cucina del rivale bar Marino:

"Warning. Don’t compare our price and our food with tobacco shop next door. His chef it’s called microwave". La traduzione suona così: "Attenzione. Non mettere a confronto il nostro prezzo e il nostro cibo con quello della tabaccheria a fianco. Il loro chef si chiama microonde". Insomma, il titolare di Papà Francesco rivendica con orgoglio la qualità della sua cucina, che nel menù ha più di un piatto di ricette sarde, come l’origine dello chef-proprietario.

I titolari del bar Marino ci hanno messo poco a passare al contrattacco e hanno appiccicato alle vetrine del loro locale una serie di cartelli per rispondere all’offesa a loro rivolta da Papà Francesco. In due di essi si legge "Warning. Number 1" (Attenzione. Numero 1) e "The Best" (Il migliore). Ma non solo. I proprietari del bar Marino contestano che i "nemici" del ristorante facciano la carne alla brace a pochi metri dai loro clienti, che sarebbero disturbati dal fumo che da un lato della strada (quella riservata a Papà Francesco) passa all’altro lato (quello di pertinenza del bar Marino). Una contestazione che è diventata cartello: "Warning. According to the local police regulations it’s not allowed light any fire on public places without proper flue.... Specially if it

disturbs others!". Anche in questo caso serve la traduzione: "Attenzione. Secondo i regolamenti di Polizia locale non è permesso accendere fuochi di qualsiasi genere in luoghi pubblici senza una corretta canna fumaria... Specialmente se disturba gli altri!". E sotto il cartello è riportato in italiano l’articolo 25 del regolamento di Polizia locale che riporta le stesse parole del cartello.

Lo scontro tra Papà Francesco e bar Marino è totale e ormai da anni ha assunto anche una connotazione politica. Sì, perché al ristorante sono di casa assessori e consiglieri comunali targati centrosinistra, mentre i consiglieri di centrodestra preferiscono il limitrofo bar Marino e qualche anno fa hanno sollevato il caso di un presunto favore sul prezzo dell’affitto del locale concesso dall’amministrazione Pisapia a Papà Francesco (favore seccamente smentito dal ristoratore) e di prezzi scontati riservati ai politici di centrosinistra sul menù di Papà Francesco. Ma questa è una polemica del passato. La nuova guerra tra ristorante e bar passa dai cartelli. I turisti che transitano là davanti leggono un po’ stupiti le scritte e poi sorridono. "Ah – penseranno – questi italiani...". massimiliano.mingoia@ilgiorno.net