Ora Pisapia indica la rotta alla sinistra. Sala: "Il modello Milano è l’unico possibile"

L’ex sindaco lancia Campo progressista: "Una forza alleata con il Pd"

Giuliano Pisapia

Giuliano Pisapia

Milano, 8 dicembre 2016 - «Il modello Milano di sinistra unita è l’unico possibile». Il sindaco Giuseppe Sala, dopo il vertice serale di martedì sera a Palazzo Marino sul dopo referendum, blinda la maggioranza di centrosinistra in Comune e apre, ma con cautela, al nuovo progetto di Giuliano Pisapia. Sì, perché ieri l’ex sindaco ha lanciato «Campo progressista, un’alleanza aperta che riunisca le forze di sinistra in grado di assumersi una responsabilità di governo». L’ex primo cittadino arancione precisa subito che Campo progressista punterà su un’alleanza con il Partito democratico e su un centrosinistra ampio, «ma mettendo dei paletti ben precisi: nessuna alleanza con forze di centrodestra o con quelle persone che non hanno la credibilità e l’affidabilità necessarie, anche se i loro voti oggi sono diventati indispensabili in Parlamento». Nel mirino c’è il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.

Sala dà atto a Pisapia di «aver sempre avuto nelle sue corde l’idea di lavorare cercando di mettere insieme la sinistra e il Pd, quindi guardo con interesse alla cosa». Il sindaco, però, aggiunge: «Quello spazio politico è largo e stretto. Bisogna capire chi saranno i compagni di viaggio che si aggregheranno. Comunque quello è uno spazio assolutamente prezioso». Sala lo sa bene, la sua alleanza per le Comunali comprendeva la Sinistra per Milano (ex Sel) e in vista del ballottaggio l’allora candidato sindaco aveva ottenuto il sostegno anche del candidato sindaco della sinistra radicale Basilio Rizzo, che ora però non fa parte della sua maggioranza a Palazzo Marino. Un Modello Milano versione Sala riveduto e parzialmente corretto rispetto a quello di Pisapia del 2011. Ma un modello che tiene nonostante gli scossoni politici nazionali e la caduta del Governo Renzi. Il sindaco l’altra sera ha convocato assessori e consiglieri di maggioranza proprio per serrare i ranghi e indicare il prossimo passaggio politico del centrosinistra milanese: la presentazione del Patto di mandato in programma lunedì alle 12 al Base di via Bergognone («Fare Milano. I progetti per la città»). «Il vertice è andato molto bene – racconta Sala prima della cerimonia degli Ambrogini al Teatro Dal Verme –. C’è grande unità e sono molto contento. Tutti condividono che il Modello Milano sta funzionando e deve essere un punto fermo. Con qualunque tipo di governo noi ci relazioneremo ripartendo da ciò che siamo e sottolineando la nostra forza e la nostra peculiarità».

Il capogruppo del Pd Filippo Barberis, al termine della cerimonia, rafforza il concetto espresso dal sindaco: «Noi non solo terremo, ma andremo avanti senza rallentare il passo». L’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, esponente dell’ala sinistra del Pd, qualche ora dopo sottolinea: «Abbiamo fatto un patto molto forte. Qualsiasi cosa accada a Roma in futuro, Milano andrà avanti unita. È l’idea di un centrosinistra ampio e anche molto autonomo dal quadro nazionale. Non ci sarà nessuno scossone». Majorino, intanto, su Facebook dà un’apertura di credito al Campo progressista targato Pisapia: «Mi pare una cosa utile e giusta».

Gli arancioni fedelissimi dell’ex sindaco guardano con attenzione al progetto di Pisapia. Il consigliere di Sinistra per Milano Paolo Limonta osserva: «Noi siamo sempre stati favorevoli a un centrosinistra ampio e unito. Sono altri che hanno voluto dividere il fronte». Ogni riferimento a Matteo Renzi è puramente voluto. massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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