Parco Lambro, la solidarietà è molto più forte del fuoco

Riaperto il Ceas, donne e bambini hanno una casa

Il presidente Giovanni Cavedon indica il nuovo tetto (NewPress)

Il presidente Giovanni Cavedon indica il nuovo tetto (NewPress)

Milano, 26 luglio 2017 - Le fiamme divampate lo scorso 15 febbraio lo avevano messo in ginocchio. Ma il Ceas (Centro Ambrosiano di solidarietà) del Parco Lambro si è rialzato: gli appartamenti a disposizione di donne in difficoltà e mamme sole con i loro bambini sono stati completamente ricostruiti, e le prime ospiti sono rientrate nella struttura di accoglienza. Un intervento portato avanti anche grazie alla generosità dei cittadini che hanno partecipato alla raccolta fondi, ancora in corso. Ieri le porte si sono spalancate. «Fortunatamente al momento del rogo le ospiti e i loro bambini non erano presenti. Ma quando sono rientrati e hanno visto il fuoco, l’impatto emotivo è stato grandissimo perché la struttura di accoglienza rappresentava per loro una nuova casa in cui si stavano ricostruendo un pezzo di vita. In un momento avevano perso di nuovo tutto, dall’abbigliamento alle piccole cose a cui piano piano si stavano affezionando», racconta Lucia Volpi, responsabile dell’Area Donne del Centro Ambrosiano di Solidarietà. Persi non solo gli oggetti ma anche dei punti di riferimento: basti dire che alcuni corsi di italiano per stranieri sono stati sospesi a seguito dell’incendo. Non solo: durante i lavori le ospiti si sono trasferite in altre sedi, anche fuori città, e per loro si è aperto un periodo molto faticoso. «L’incendio è stato un duro colpo per tutti noi, sia per gli ospiti che per gli operatori, perché ci eravamo appena risollevati dall’esondazione del Lambro del 2014. Dopo essere stati più forti dell’acqua, grazie al sostegno di tanti siamo stati più forti del fuoco! Abbiamo ripristinato la struttura in tempi da record, apportando anche alcune migliorie», aggiunge il presidente del CeAS Giovanni Cavedon.

I danni dell’incendio hanno superato i 500mila euro, gran parte dei quali sono stati coperti dall’assicurazione, mentre 100mila euro sono i costi a carico della Onlus, per i quali è stata lanciata la campagna di raccolta fondi “Più forti del fuoco”, che non ha ancora raggiunto l’obiettivo: «Abbiamo raccolto 17mila euro e ne mancano ancora 83mila». Per informazioni: donazioni@ceasmarotta.it.

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