I Papalia contro il Comune: la lotta per il cortile continua

Rigettate le istanze istruttorie presentate dalla moglie. Il sindaco: noi andiamo avanti Slitta la decisione su chi ha il diritto di utilizzare la parte esterna della villetta

Rocco Papalia e la moglie Adriana Feletti

Rocco Papalia e la moglie Adriana Feletti

Buccinasco, 18 giugno - La battaglia per il cortile conteso non è ancora finita, solo rimandata: la decisione su chi ha il diritto di utilizzare la parte esterna della villetta di via Nearco, per metà confiscata, è stata fissata con un’ulteriore udienza il 29 settembre del 2022. Almeno per un altro anno e mezzo, il cortile dell’immobile resta al Comune e al progetto di accoglienza per minori stranieri a cui il bene è destinato da anni. Metà della villetta, infatti, è stata confiscata alla famiglia Papalia, cognome noto nelle carte delle inchieste per ‘ndrangheta al Nord, mentre nell’altra metà vivono ancora i coniugi Rocco Papalia, uscito dal carcere dopo 26 anni di reclusione e altri due di casa lavoro in Abruzzo, e la moglie Adriana Feletti, proprietaria dell’immobile. È lei che ha deciso di fare causa al Comune per ottenere l’utilizzo del cortile della villetta, ora usato dai ragazzi del progetto di accoglienza dell’associazione Villa Amantea.

La contesa si è presto trasformata in battaglia tra il sindaco Rino Pruiti, che ha sempre definito la richiesta "una sfida allo Stato, arrivata dopo tanti anni solo quando Papalia è uscito dal carcere", e i coniugi Papalia che sostengono di "voler utilizzare il cortile perché dai documenti di proprietà mi spetta, voglio farci giocare i nipoti, stendere il bucato, mettere l’immondizia", ha spiegato Feletti. Niente da fare: ieri mattina si è tenuta l’udienza presso la IV Sezione Civile del Tribunale di Milano e il giudice ha rigettato le istanze istruttorie presentate da Feletti e rinviato la causa a fine settembre 2022. Inoltre, il giudice Alessandro Petrucci ha ritenuto che i testimoni presentati dalla moglie di Papalia siano "inammissibili, perché irrilevanti o superflui". Il sindaco prende atto della decisione, ringrazia la magistratura e tira la stoccata: "La strategia legale della famiglia Papalia si è rivelata inconsistente - afferma Pruiti -. Noi andiamo avanti, continuando a promuovere iniziative culturali e azioni concrete, facendo sempre la nostra parte a tutela della legalità sul territorio".  

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