Visita Papa, 1,5 milioni di presenze sono il segno dell'amore per Francesco

Il cardinale Scola traccia un primo bilancio della giornata del Pontefice a Milano: "Il popolo lo segue con entusiasmo perché lo capisce e gli vuole bene. Francesco comunica in termini familiari".

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Milano, 26 marzo 2017 - "Francesco comunica in termini estremamente familiari anche le realtà più importanti, come abbiamo ascoltato in queste sue 11 ore nelle terre ambrosiane". Così il cardinale Angelo Scola, traccia un primo bilancio della straordinaria giornata con il Pontefice. L'arcivescovo di Milano ricorda  poi "il milione di persone radunato per la messa a Monza, le oltre 500mila nelle celebrazioni milanesi e lungo i 100 chilometri percorsi da Papa Francesco". Presenze che, secondo Scola, dicono dell'amore della gente per questo Pontefice". "Il popolo - aggiunge l'arcivescovo - lo vuole vedere perché riconosce in Francesco un uomo costruttivo, riuscito. La questione è domandarsi da dove venga questa riuscita. Proviene certamente dalla sua fede in Gesù, una fede concepita in termini incarnati, dentro la vita. Da qui nasce questo linguaggio della mente, del cuore e delle mani. Ripercorrendo alcune delle parole da lui pronunciate, durante l'incontro in Duomo con i ministri ordinati e la vita consacrata, mi rimane nel cuore il tema della gioia del Vangelo e di un ministero vissuto senza la preoccupazione dell'esito, integralmente affidato alla Provvidenza".

Scola ricorda anche che "nel calorosissimo incontro con gli  80mila di San Siro, oltre al dialogo serrato con i giovanissimi, il Papa ha enucleato in termini familiari ciò che può aiutare un ragazzo a crescere nella fede, sottolineando il ruolo dei nonni, l'importanza dell'ascolto dei figli da parte dei  genitori, la solidarietà fra famiglie. Di questa visita ci rimane la grande responsabilità della Chiesa milanese e lombarda che deriva dalla provocazione così potente e universale che Francesco ci ha portato. Il popolo - conclude Scola - lo segue con entusiasmo perché lo capisce e gli vuole bene".

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