Il Papa alle Case Bianche (Newpress)
Milano, 25 marzo 2017 - Migliaia di persone. Striscioni appesi ai balconi, coi colori che interrompono il grigio. E quando Papa Francesco sfila sul vialetto delle Case Bianche di via Salomone mettendo i piedi sui rattoppi delle buche del caseggiato popolare viene accolto come una star, con applausi e grida di piccoli e grandi. Mani tese, occhi lucidi per l'emozione. La nebbia "così milanese, ci siamo impegnati per farla vedere al Papa, oggi", sottolinea con ironia un volontario, lascia il posto al sole. "Vi ringrazio per la vostra accoglienza - dice il Papa appena sale sul palco, dopo aver salutato uno per uno i disabili alla sua destra -. Siete voi che mi accogliete all'ingresso in Milano, e questo è un grande dono per me: entrare nella città incontrando dei volti, delle famiglie, una comunità".
Nel complesso Aler di questa periferia sud est vivono circa mille persone. E Papa Francesco si è rivolto a tutte. "Mi avete regalato una stola: non l'avete comprata già fatta ma è stata tessuta qui. Questo la rende molto più preziosa". Ancora, "mi avete regalato l'immagine della vostra Madonnina. Io so che a Milano mi accoglie la Madonnina, in cima al Duomo. Grazie al vostro dono la Madonna mi accoglie già qui, all'ingresso. E mi ricorda la mamma, che sempre mi aspettava sulla soglia di casa dopo la scuola". In dono pure i messaggi dei cittadini racchiusi in un libro artigianale e le testimonianze scritte dei volontari che ogni giorno si danno da fare per portare luce in questo spicchio di città. Ma prima di parlare alla platea festosa il Papa ha fatto visita a tre famiglie, rimaste "top secret" fino all'ultimo.
Commossa Dorotea Falcone, che ha spalancato la porta al Papa mostrandogli vassoi colmi di panini cotti da lei, che gli ha chiesto di benedire. "Ho impastato tutta la notte. Li darò agli amici che non sono potuti venire oggi". Il Papa, sottolinea, ha sorriso dall'inizio alla fine. "E soprattutto ha voluto vedere mio marito, inchiodato in un letto. Una grande gioia. Oggi è festa per tutti". La terza famiglia visitata è quella dei coniugi Oneta, 83 anni Lucio, 82 Adele. "Mia moglie - spiega Lucio - è in ospedale dalla settimana scorsa. Appena il Papa l'ha saputo ha voluto telefonare: l'ha salutata e benedetta. Non dimenticherò mai questo giorno".
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