Palme in piazza Duomo, i soldati smontano a mezzanotte. E i piromani agiscono indisturbati

Torna l’allarme sicurezza. Le barriere di cemento non possono bastare

Una  delle immagini filmate dalle telecamere che sorvegliano la piazza Polizia locale  al lavoro per risalire ai due piromani

Una delle immagini filmate dalle telecamere che sorvegliano la piazza Polizia locale al lavoro per risalire ai due piromani

Milano, 20 febbraio 2017 - Come è potiuto accadere che in una piazza Duomo ancora in assetto antiterrorismo, con tanto di new jersey e transenne lungo il perimetro, con tanto di presidio di militari e forze dell’ordine, due qualunque possano dare alle fiamme un albero e darsela a gambe senza essere immediatamente visti e fermati? È questa la domanda che più conta, al di là della polemica sull’estetica e l’autoctonia della specie vegetale scelta da Starbucks e al di là della strumentalizzazione politica che vede tutti insieme appassionatamente Lega Nord e Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Senza arrivare a Casa Pound. Un dato certo c’è già. E non è dei più rassicuranti: quattro minuti dopo la mezzanotte di ieri in piazza Duomo la camionetta con i militari solitamente impegnati nell’operazione «Strade Sicure» non c’era più. Tant’è che i due piromani, per fortuna imbranati, hanno potuto agire indisturbati. Anzi, non è escluso che abbiano scientemente colto l’attimo.

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Ma oltre alle divise dei soldati mancavano, evidentemente, anche quelle di carabinieri, polizia e vigili. Sì, perché nessuno ha visto, nessuno è intervenuto. A vigilare c’erano solo le telecamere che monitorano la piazza simbolo di Milano. Ma la videosorveglianza non rientra tra le misure di sicurezza ordinarie? E se al posto di due cretinetti con la fissa delle palme ci fossero stati criminali di maggior levatura? È chiaro che la semplice e insistita posa dei new jersey in cemento o delle transenne lungo gli accessi alla piazza non può bastare. Né può bastare un presidio fisso, quello dei militari, che finisce allo scoccare della mezzanotte. Né può bastare, infine, il modello della «sorveglianza dinamica», le ronde alternate di carabinieri e polizia. Lo stazionamento fisso delle forze dell’ordine non è sempre garantito, anche se va precisato che al 112 non è arrivata alcuna segnalazione dai passanti. Il piccolo incendio di ieri, unitamente alle più goliardiche gesta di chi è riuscito di primissimo mattino a lanciarsi dalle guglie del Duomo col paracadute (luglio 2013) o di chi ha potuton dormire indisturbato all’interno della cattedrale (luglio 2016) dovrebbero forse indurre le autorità di pubblica sicurezza a prevedere, almeno per la piazza simbolo di Milano, un presidio fisso dell’esercito o delle forze dell’ordine che duri 24 ore su 24.

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