Tra boom di visitatori e primi addii, a Expo cercansi nuovi lavoratori

I padiglioni pubblicano offerte di lavoro, ultima infornata con contratti da un mese. Si studia il progetto ricollocazione

Expo, il pranzo è servito

Expo, il pranzo è servito

Milano, 4 ottobre 2015 - L'ultimo annuncio di lavoro è stato pubblicato dal cluster del cacao. Eurochocolate, la fiera internazionale del cioccolato che gestisce l’omonimo padiglione collettivo a Expo, è a caccia di  hostess, steward, standisti, cassieri, promoter, animatori e mascotte», sia per gli stand esterni sia per i negozi di alcuni marchi del settore. Da qualche settimana è ripartita la macchina delle assunzioni all’Esposizione universale di Milano. È l’ultima infornata di lavoratori, prima della chiusura del 31 ottobre. Un mese di contratto o poco meno, per far fronte sia all’impennata di visitatori sia all’addio di alcuni componenti degli staff, che hanno trovato in anticipo un’occupazione post-evento.

Le agenzie interinali, che selezionano la maggior parte degli organici, hanno rispolverato curriculum e nominativi archiviati alla prima chiamata. Manpower, ad esempio, che ha vinto l’appalto per le risorse umane dell’Expo, nei giorni scorsi aveva annunciato di essere alla ricerca di persone, specie nel settore della ristorazione, come «cuochi, camerieri, driver, personale di sala». Con una media di oltre centomila persone al giorno e picchi nel finesettimana fino a 250mila, ossia la capienza massima del sito, settembre ha messo sotto stress i 15mila lavoratori che operano per Expo. I ristoranti faticano a stare dietro agli ordini, serve personale per gestire le file, hostess e steward per accogliere i visitatori nei padiglioni e spiegare loro i contenuti. Inoltre, scattano i primi licenziamenti: in vista della chiusura a fine mese, infatti, alcuni dipendenti del sito si sono già organizzati per trovare un nuovo lavoro, lasciando scoperte le posizioni.

La ricerca è anche autogestita. Sulla pagina Facebook «Inside Expo - for workers», un gruppo riservato ai lavoratori dei padiglioni, sono state pubblicate ricerche di personale, sopratutto nella ristorazione,dal cluster dei cereali e tuberi al supermercato del futuro della Coop. I dipendenti del sito si sono organizzati da soli anche per il «dopo». Sempre su Facebook è stato creato anche il gruppo «Outside Expo - to find a job», dove i candidati si presentano e vengono pubblicate offerte di lavoro per il post-evento. Il nodo della ricollocazione è uno dei dossier più complessi e al momento solo i circa mille dipendenti di Expo spa hanno un percorso post 31 ottobre, i cui dettagli sono al centro della trattativa tra sindacati e Manpower. Obiettivo di Cgil, Cisl e Uil, tuttavia, è riuscire ad allargare il progetto di ricollocazione alla maggior parte dei 15mila lavoratori del sito.

luca.zorloni@ilgiorno.net

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