Milano, il lavoro c'è. Basta cercare anche d'estate

Fra 15 e 24 anni un ragazzo ogni quattro non studia né cerca impiego

Lavoro

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Milano, 23 luglio 2017 - Milano non sarà la Riviera Romagnola, ma l’estate può essere il periodo giusto per muovere il primo passo nel mondo del lavoro. L’occasione è soprattutto per i più giovani, gli “anti-Neet”: se i dati dell’indagine 2017 sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa, pubblicata dalla Commissione Ue, evidenziano che l’Italia ha il numero record di giovani fa i 15 e i 24 anni che non studiano, né lavorano e hanno rinunciato a cercare un’occupazione (i cosiddetti Neet rappresentano il 19,9%) c’è chi si rimbocca le maniche e cerca di aprirsi uno spazio. «In estate c’è un incremento di lavoratori, pari a 94mila unità, con un più 15% rispetto alla media dell’anno, determinato in parte dalla riapertura di imprese a carattere stagionale e in parte dall’intensificazione delle attività permanenti», spiega Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe–Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).

Molti i giovani che partono per un periodo da animatori nei villaggi vacanza o per trovare un impiego nei bar, ristoranti e stabilimenti della Riviera, perché Milano tende ancora a svuotarsi. Se non ci sono picchi di lavoro nei settori che altrove sono tipicamente stagionali, l’opportunità di lavoro in città si traduce però in “sostituzione ferie”. «Anche per il 2017 la richiesta di lavoro è forte e significativa – spiega Guido Crivellin, presidente dall’agenzia per il lavoro Etjca –. Il miglior consiglio che ci sentiamo di dare a chi è in cerca di un impiego è quello di non rimanere fuori dal mercato del lavoro per troppo tempo». Le posizioni aperte sul portale sono oltre 1.200 e sono rivolte a entrambi i sessi.

Le figure più ricercate a Milano da Etjca per l’estate 2017? Operatori call center e customer care, figure operanti nella grande distribuzione (in particolare addetti servizio al banco e operatori di cassa), periti elettronici ed elettricisti (anche neo diplomati), magazzinieri, receptionist e addetti all’accoglienza. Altro capitolo riguarda la vendita a domicilio: sono complessivamente 15mila le posizioni aperte nella rete di imprese associate Univendita. I dati dell’Osservatorio del lavoro della Città Metropolitana segnalano un picco di tirocini extracurriculari e di avviamenti per l’animazione dei centri estivi e dei campi vacanze. Il “mare di Milano” – con i suoi quattro centri balneari e 21 impianti – nel periodo estivo incrementa di una ventina di unità figure come cassieri e manutentori. «Abbiamo firmato un contratto per la gestione dei picchi di lavoro in modo da ottimizzare il lavoro – spiega Pierfrancesco Barletta, presidente di Milanosport – e dal 2012 ricorriamo meno agli interinali anche per garantire una maggiore continuità e un rapporto diretto con l’utenza, contenendo i costi. La spesa per gli interinali è passata da 3 milioni di euro e 300mila. L’apertura a luglio dei centri balneari, che rappresentanola tipica attività stagionale, porta comunque a incrementare il personale, composto da 147 dipendenti, per gestire il flusso di persone». Dal 2 giugno ad oggi sono stati registrati nelle piscine Milanosport circa 210mila accessi. Sono stati reclutati, in questo caso dalla Federazione Italiana Nuoto, anche 50 assistenti bagnanti in più.

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