Milano, 12 luglio 2017 - Addio treni vecchi e malmessi. Dopo i disagi denunciati dai pendolari in queste settimane (ritardi, soppressioni e carrozze prive di aria condizionata), la Regione corre ai ripari e presenta un piano di investimenti che dovrebbe risolvere il problema alla radice: 1,6 miliardi di stanziamenti per l’acquisto di 160 nuovi treni, di cui 100 milioni finanziati dallo Stato. La misura è prevista in un emendamento al bilancio, presentato dall’assessore lombardo all’Economia, Massimo Garavaglia, che verrà discusso a fine luglio in Consiglio regionale e che è sato approvato ieri in Commissione. I bandi di gara saranno tre, verranno realizzati da Trenord ed Fnm entro la fine del 2017 e i primi treni arriveranno tra circa due anni. Successivamente entreranno in servizio circa 2-4 treni al mese. Per il 65% saranno treni suburbani ad alta capacità, a due piani, destinati alle Linee S e al Passante Ferroviario di Milano; per il 15% treni regionali a trazione diesel, destinati alle linee non elettrificate della Lombardia (aree di Pavia, Cremona, Brescia) e il 20% verrà destinato alle altre linee regionali. L’operazione permetterà di portare l’età media delle vetture in Lombardia da 18 a 12 anni.
L’emendamento prevede lo stanziamento di 100 milioni tra il 2017 e il 2019, mentre i restanti 1,5 miliardi sono finanziati a debito con una rata di rimborso annuale fino al 2032. Parlando del piano il governatore Roberto Maroni ha sottolineato: «Dopo i problemi che sono sorti per colpa del caldo, che ha generato disservizi, abbiamo svolto una serie di incontri e valutato come risolvere la situazione: abbiamo deciso di fare questo straordinario investimento, che è la risposta immediata e coerente al problema». Secondo il presidente «l’aspetto fondamentale è che è stato trovato il modo di far partire subito le gare, anche se sappiamon che ci sono dei tempi tecnici per l’acquisto dei treni». L’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Sorte, ha parlato del «provvedimento più importante della storia della Regione Lombardia» ed ha rivendicato: «Siamo l’unica regione in Italia che non ha tagliato il servizio, che non ha aumentato le tariffe negli ultimi 3 anni e che continua a crescere come numero di utenti. Oggi trasportiamo 730.000 persone, che diventeranno oltre un milione entro 5 anni». Critiche le opposizioni. Il Pd parla di «un’operazione di fine stagione con pochi soldi veri e una notevole ipoteca sugli investimenti dei prossimi quindici anni». Il Movimento 5 Stelle parla di «un abile gioco di prestigio. Dopo la debacle estiva del servizio ferroviario e migliaia di pendolari imbestialiti, arriva la “sparata” di Maroni che annuncia investimenti con un emendamento che vincola il bilancio regionale da qui al 2032».
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