'No Expo', dopo la guerriglia Milano già ripulita. Pisapia: "La città reagisce e risorge". Pm indagano per devastazione

Intanto il web prepara l'evento "Nessuno tocchi Milano", per ripulire la città dalle devastazioni compiute dai black bloc. Legas Nord e M5S contro il ministro Alfano di cui chiedono le dimissioni. Stamattina trovate tre molotov in strada. Cinque arresti e 14 denunce FOTO - Il corteo No Expo / Le prime tensioni / Vetrine imbrattate /Tensioni con la polizia / Auto e negozi in fiamme / Devastazioni in città / I milanesi ripuliscono la città / Materiale sequestrato durante il corteo VIDEO - La guerriglia / I danni

Milano viene ripulita dopo le devastazione del Primo Maggio

Milano viene ripulita dopo le devastazione del Primo Maggio

Milano, 2 maggio 2015 - Milano si è svegliata con ancora i segni della devastazione compiuta ieri, 1° maggio, dopo che, circa 200 black bloc si sono infiltrati nella manifestazione pacifica nel corteo 'No Expo', lanciando bombe carta, molotov, sassi e spaccando numerose vetrine di banche, negozi. Molte anche le auto date alle fiamme, ma i milanesi si sono subito messi al lavoro per tornare alla normalità. Intanto questa mattina si è tenuto un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, per fare il punto della situazione. Stamattina, il titolare di un bar ha trovato tre molotov: all'interno di un marsupio tra due auto in sosta, c'erano tre bottiglie con benzina e uno stoppino di stoffa. Filmati e video al vaglio dei pm per identificare i blcak bloc. 

La devastazione di una banca da parte dei No ExpoCOMITATO ORDINE E SICUREZZA - Dopo la guerriglia di ieri messa in atto dai black bloc nel centro di Milano, si è tenuto un vertice per l'ordine e la sciurezza pubblica in Prefettura. Alla riunione hanno partecipato i capi provinciali delle forze dell'ordine, il prefetto Francesco Paolo Tronca, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Roberto Maroni.  Al momento, al vaglio degli inquirenti ci sono almeno una decina di altre posizioni, oltre alle persone già arrestate, l'ipotesi di reato su cui i pm si stanno muovendo è quella di 'devastazione', prevista dall'articolo 419 del codice penale. Un reato che prevede pene comprese tra un minimo di 8 anni e un massimo di 15 anni di carcere. Nel frattempo, oltre al lavoro investigativo e di indagine, gli inquirenti dovranno chiedere oggi la convalida degli arresti effettuati ieri e le misure cautelari per i cinque antagonisti finiti in carcere.  Sono 11 gli uomini delle forze dell'ordine rimasti lievemente feriti, mentre cinque le persone arrestate per resistenza aggravata e quattordici denunciate. 

MOLOTOV_OBJ_FOTO_5_4943732RESTA ALTO IL LIVELLO DI ALLERTA - "Confermato il mantenimento dell'imponente dispositivo di sicurezza gia' posto in essere, anche per i prossimi giorni". E' quanto ha deciso il comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico, che si è riunito questa mattina in Prefettura a Milano. Al termine della riunione, con una nota, e' stato reso noto che "e' stata analizzata la situazione ad oggi in relazione alla sue possibili evoluzioni, convenendo di confermare il mantenimento, per i prossimi giorni, dell'imponente dispositivo di sicurezza giò posto in essere, sia in relazione agli obiettivi sensibili della citta' che del sito espositivo".  "I partecipanti - spiega la nota del Comitato per l'ordine e la sciurezza - hanno unanimemente considerato che la strategia operativa adottata dalle Forze di Polizia, ha efficacemente permesso di contenere e arginare l'aggressività di centinaia di contestatori violenti, salvaguardando innanzitutto l'incolumità dei cittadini, degli stessi manifestanti pacifici e degli operatori delle Forze di Polizia". "È stata anche sottolineata la vasta attività di prevenzione, messa a punto dal Comitato, e posta in essere dalle Forze di Polizia che, nei giorni precedenti alla manifestazione, hanno proceduto a perquisizioni, sequestro di materiale pericoloso ed armi improprie, giungendo anche ad una serie di arresti ed espulsione di cittadini stranieri - osserva la nota -. Sono in corso, già dalle prime ore successive ai disordini, tutte le necessarie attività investigative, d'intesa con l'Autorità giudiziaria competente, per giungere a identificare e sanzionare gli autori delle azioni violente". "È stata analizzata la situazione ad oggi in relazione alla sue possibili evoluzioni - conclude la Prefettura - convenendo di confermare il mantenimento, per i prossimi giorni, dell'imponente dispositivo di sicurezza già posto in essere, sia in relazione agli obiettivi sensibili della città che del sito espositivo".

Forze dell'ordine al corteo dell'1° maggioDENUNCE E ARRESTI - Le forze dell'ordine, coordinate dal pm di turno Piero Basilone, hanno denunciato 14 persone (dieci hanno precedenti) e arrestate in flagranza 5 per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, getto pericoloso di cose e oltraggio.  Si tratta di due donne di 33 e 42 anni e di tre uomini di 27, 32 e 33 anni. Uno di loro è, inoltre, stato trovato in possesso di hashish. Un'italiana di 23 anni è, infine, stata accompagnata in questura soltanto per l'identificazione. Ora, però, le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, capo del pool antiterrorismo (di cui fa parte anche il pm Basilone), dovranno accertare le responsabilità di tutti quegli 'incapucciatì che ieri pomeriggio hanno messo a ferro e fuoco la città.  I 14 denunciati, invece, sono stati fermati nelle ore successive al corteo. Nel corso di una serie di controlli effettuati nelle stazioni della metropolitana, in quelle dei pullman e in quelle ferroviarie, i militari hanno fermato in diversi momenti nove campani (tra cui una ragazza di 21 anni), due romani (tra cui una donna di 51 anni), un trentino e due cremonesi che stavano con ogni probabilità rientrando a casa dopo la manifestazione. Dieci dei quattordici fermati hanno precedenti o sono soggetti noti alle forze dell'ordine. Sono in corso in queste ore alcune perquisizioni a loro carico nei luoghi dove sono residenti.

PM ROMANELLI: "STRAORDINARIO LAVORO FORZE DELL'ORDINE" -  "Grazie al lavoro straordinario delle forze delle ordine e di chi era là in prima linea l'area dei disordini è rimasta circoscritta". Lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli, capo del pool antiterrorismo che coordina le indagini sulle devastazioni di ieri. Romanelli, inoltre, ha chiarito che da parte delle forze delle ordine, nei giorni precedenti alla manifestazione contro l'Expo, è stato effettuato anche un "grande lavoro, e fatto molto bene, dal punto di vista dell'attività preventiva e di monitoraggio". Il riferimento è alla serie di perquisizioni della Digos e della polizia di Stato in appartamenti occupati e in altri luoghi, tra cui anche un centro sociale, che hanno portato ad alcuni arresti e al sequestro di materiale, come mazze, kit per fabbricare molotov e picconi. A seguito delle perquisizioni, inoltre, sono stati adottati dalla Questura e poi convalidati dai giudici anche una serie di provvedimenti di espulsione di stranieri, tra cui francesi e tedeschi, che potevano rappresentare un pericolo per l'ordine pubblico. 

AUTOFIAMME_OBJ_FOTO_1_4937722MARONI: "1,5 MILIONI PER RISARCIRE I DANNI" -  "Io e il sindaco abbiamo ringraziato le forze dell'ordine e condannato quello che e' successo. Come ex ministro dell'Interno posso dire che la gestione dell'ordine pubblico è tra le cose più complicate,  ho dato merito alla professionalità delle forze dell'ordine, non è compito mio dire se si poteva fare di più e meglio, non ho elementi per dirlo". Così  il governatore della Lombardia Roberto Maroni, al termine della riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocata dal prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. "Ho solo chiesto se era previdibile il ripetersi di quanto successo- aggiunge- e mi e' stato risposto che ci sono tutte le informazioni necesserie per evitare che si ripeta cio' che e' successo". Poi ha annunciato che  la Regione Lombardia ha deciso di istituire un fondo di 1,5 milioni di euro, iniziali, per risarcire i danni subiti.

PISAPIA: "MILANO REAGISCE E RISORGE" -  "Milano reagisce con grande unità di intenti" e "risorge rispondendo no alla violenza": lo ha detto il sindaco Giuliano Pisapia, a margine di un incontro, a proposito della guerriglia di ieri in città. "Saremo uniti e forti - ha aggiunto - e daremo un messaggio a tutto il mondo contro una violenza che Milano non può accettare". "Oggi si respira una volontà ad andare avanti, consci anche dei successi», ha proseguito il sindaco facendo riferimento all'inaugurazione di Expo. Pisapia ha quindi fatto presente che «oggi chiameremo tutta la città a dare un contributo per pulirla da scritte indegne per una società civile". Un appello a cui "Milano ha già aderito per restituire una città pulita ai visitatori che arrivano".

ALFANO - Fra i vertici delle forze dell'ordine e il ministero dell'Interno revale la soddisfazione per il lavoro svolto. «Abbiamo rischiato un altro G8». Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano è tornato sugli scontri di Milano, ribadendo che le forze dell'Ordine, «hanno fatto un ottimo lavoro: abbiamo evitato il peggio e garantito che non fosse versato sangue. Ieri in piazza ho visto farabutti con il cappuccio e figli di papà con il Rolex»

SCONTRI_4938337_183210PANSA: "TATTICA VINCENTE, EVITATO DANNI MAGGIORI" -  "La tattica adottata per l'ordine pubblico è stata scelta vincente". Così il Capo della Polizia Alessandro Pansa traccia un primo bilancio dopo la guerriglia scatenata dai black bloc a Milano. E' un Pansa che parla con voce pacata e con tono sicuro: "Abbiamo evitato il peggio - spiega -: nè poliziotti nè manifestanti sono finiti in ospedale. Expo non e' stata sporcata di sangue. La tattica scelta dalla Polizia è frutto di un'importante azione di intelligence, di scambio di informazioni anche a livello internazionale, che hanno consentito alle forze di polizia di conoscere i programmi dei gruppi organizzati dei devastatori". "Volevano coinvolgere l'intero corteo negli scontri - afferma il Capo della Polizia - e attirare le forze dell'ordine fuori dai presidi affinche' squadre organizzate potessero colpire nelle aree piu' importanti di Milano. Volevano raggiungere, colpire e distruggere i simboli di Expo. Ma grazie alla grossa azione di prevenzione, tutto cio' non e' avvenuto. La citta' di Milano - conclude Pansa - ha dovuto pagare un costo, ma in questo modo abbiamo evitato feriti gravi e danni ancora maggiori". 

Corteo No Expo, Milano (Ansa)LE STRATEGIE - «Gli scontri che sono stati provocati intorno alla zona di Cadorna erano dei tentativi di sviarci. I manifestanti violenti volevano che li inseguissimo lasciando sguarniti i presidi che impedivano loro di dirigersi verso il centro». Lo ha spiegato il questore Luigi Savina che è sempre stato in centrale operativa a dirigere le operazioni di ordine pubblico nei momenti 'caldi', prendendo decisioni cruciali come quella di non sguarnire i reparti a protezione dei varchi per il centro per mandarli in rinforzo a quelli impegnati nei disordini tra Cadorna e Pagano. «Gli stessi 11 contusi lievi tra le forze dell'ordine non hanno subito ricovero ma sono stati medicati sul posto». La strategia delle forze dell'ordine, però, era cominciata ben prima degli scontri di ieri, con uno stillicidio di perquisizioni e denunce che hanno suscitato grande tensione tra gli antagonisti. Già nel corteo studentesco del 30 aprile si era sfiorata la rissa tra gli anarchici più radicali e gli studenti. Situazione che si era poi ripetuta al campeggio internazionale di Trenno (che ha ospitato duecento attivisti non residenti, in città per il corteo, ndR). Insomma, un effetto magari causale, ma che certamente ha avuto il suo peso nel giorno della grande Mayday parade«. Tanto che ieri mezzo corteo - fermatosi per i lacrimogeni e il fumo acre degli incendi - non è mai corso in aiuto dei violenti.

LA PRIMA CONTA DEI DANNI -  Semafori rotti, vetrine di banche sfondate, muri imbrattati, almeno una decina di auto date alle fiamme. Il giorno dopo il passaggio dei black bloc Milano fa la conta dei danni provocati dagli antagonisti nel corteo No Expo. Da largo d'Ancona sono partiti i tafferugli che sono proseguiti per via Carducci, via Boccaccio, piazza Virgilio, quest'ultima distrutta dalla furia del 'blocco nerò. Con grosse mazze di legno i contestatori hanno spaccato vetri delle vetture in sosta (e in alcune hanno lanciato petardi in modo da appiccare il fuoco), hanno distrutto parte dei semafori, spaccato i gradini e l'arredo urbano in pietra per procurarsi i sassi da lanciare contro le forze dell'ordine. L'asfalto, subito dopo, sembrava un campo di battaglia, col denso fumo dei lacrimogeni che copriva la visuale delle vie laterali. Oggi, però, è continuata la pulizia già iniziata ieri a tambur battente e la ricostruzione.

RISARCIMENTI DAL COMUNE - Nel frattempo, il  Comune ha fatto sapere che provvederà a stanziare fondi straordinari per risarcire, in tutto o in parte, gli esercenti e i cittadini dei danni provocati dalla follia devastatrice delle frange antagoniste più esagitate nel corso del corteo. E contro di esse si costituirà parte civile. La decisione è stata presa già ieri sera, a poche ore di distanza dai disordini che hanno seminato il panico nel centro città, dal sindaco Giuliano Pisapia e dai suoi assessori nel corso di un vertice a Palazzo Marino al quale lo stesso primo cittadino ha partecipato tra un atto e l’altro della Turandot, nel frattempo in scena al teatro La Scala. Il Comune provvederà, quindi, ad aprire uno sportello, on line o fisico, al quale negozianti e cittadini potranno inviare la loro lista dei danni, che dovrà essere adeguatamente certificata, quindi ci sarà una fase di analisi di tali richieste e poi la liquidazione del contributo, parziale o totale. L’entità dello stanziamento straordinario è ancora da definire, così come la conta dei danni. La furia dei black bloc, comunque, si è rivolta principalmente contro vetrine e automobili in sosta.

Cittadini volontari ripuliscono i muri di Milano

MILANESI IN STRADA A PULIRE - La giunta comunale insieme al Pd milanese ha anche lanciato l’appuntamento 'Nessuno tocchi Milano', in programma per lunedì. L’idea è riunire i milanesi nelle vie ieri sconvolte dai teppisti per veicolare un messaggio di ribellione nei confronti dei violenti ma anche per provvedere, rimboccate le maniche, a ripulire e risistemare tali vie. Ma molti sono già scesi in strada venerdì sera per ripulire le zone colpite dalla devastazione (FOTO)

LEGA E M5S CONTRO ALFANO - Il mondo politico si schiera contro i danni che hanno rovinato la giornata di festa di Rho Pero. Il più bersagliato dalle critiche è, come era prevedibile, il ministro Alfano, di cui in molti chiedono le dimissioni, da parte sua il titolare dell'Interno, in serata, si è difeso e ha elogiato il comportamento delle forze dell'ordine: "Un grande grazie alle forze dell'ordine e a tutto il sistema della sicurezza milanese: dal prefetto al questore e a tutti quelli che hanno cooperato. Hanno evitato il peggio con intelligenza e fermezza. Abbiamo fermato molti delinquenti preventivamente e altri ancora oggi pomeriggio: adesso massima durezza contro questi farabutti col cappuccio. Nessuno si sogni di liberarli subito".

 <strong style="line-height: 1.6em;">Ma le opposizioni non ci stanno: "</strong><span style="line-height: 1.6em;">Perché è stato loro concesso di sfogare la propria follia invece di essere bloccati prima? Dov’era il ministro dell’Interno? Possibile che nonostante i sequestri di materiale pericoloso negli scorsi giorni, nessuno si sia accorto di quanto stava per accadere?", ha </span><strong style="line-height: 1.6em;">scritto su Facebook il vice presidente del Senato&nbsp;Roberto Calderoli, esponente della Lega Nord.</strong><span style="line-height: 1.6em;">&nbsp;</span></p> <p><script>(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v2.3"; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

MILANO DEVASTATA DA UN GRUPPO DI DELINQUENTI: ALFANO, DIMETTITI!Milano messa a ferro e fuoco da un gruppo di teppisti...

Posted by Roberto Calderoli on Venerdì 1 maggio 2015

"Renzi pensa ai tweet e il governo a fare passerelle, mentre Milano è ostaggio di qualche centinaio di delinquenti", aggiunge il leader del Carroccio Matteo Salvini. Poi scrive su Twitter: "Manifestanti a Milano? No, pezzi di m... da chiudere in galera. Dimissioni di Alfano, ma anche di quell’incapace di Renzi". E arriva la notizia che lunedì mattina i senatori della Lega avvieranno una raccolta firme per sfiduciare il ministro dopo i fatti di Milano.

 Anche Beppe Grillo si esprime su Twitter: "Il dispositivo di sicurezza in Italia fa acqua non per i pochi poliziotti ma perché Alfano incapace di coordinarli. #alfanoacasa #expo2015" e annuncia una mozione di sfiducia per il titolare del Viminale.

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