Litiga con l’ex fidanzata e spara. Poi si uccide davanti alla polizia

Torino, credeva di averla ammazzata. Lei ferita: non voleva farmi male

Tragedia a Torino (Ansa)

Tragedia a Torino (Ansa)

Milano, 14 agosto 2017 - «Non avrebbe mai fatto male a nessuno». Queste le parole ai giornalisti sulla porta della Questura di Milano di Timea Vajko, 31 anni, ballerina di origine ungherese, scampata alla morte dopo una lite con il suo compagno. È sopravvissuta al proiettile partito, forse accidentalmente, dalla pistola di lui che, invece, il revolver se lo è puntato direttamente alla testa e ha fatto fuoco. Ha sparato davanti agli agenti della squadra volante della polizia che era arrivati sul posto, chiamati dai residenti della zona.  Si è ammazzato così ieri mattina all’alba Elio Giancotti, 45 anni, originario di Rho (Milano), divorziato da dieci anni; l’uomo lascia un figlio già grande. Manager nel ramo ortofrutticolo per una nota catena della grande distribuzione, aveva vissuto per un periodo a Lecce, poi nel 2013 era tornato a Lainate, alle porte di Milano e infine il trasferimento a Grugliasco, nel Torinese. Sempre in movimento, faceva la spola da Milano a Torino dove viveva da qualche tempo in un residence. Aveva conosciuto la ballerina, pochi mesi fa su un sito di incontri. Lei lavora come stripper in un night club. Per lui è un colpo di fulmine. Si innamora perdutamente, i due hanno una relazione, ma la storia finisce presto e l’uomo proprio non riesce a dimenticarla. Domenica notte, con quell’incontro all’alba, alla Crocetta, in corso Vittorio Emanuele II in centro a Torino, avrebbe voluto riconquistarla.

Sulla Bmw noleggiata a Milano, sequestrata dagli inquirenti, c’erano alcuni oggetti: una borsa di Louis Vuitton, un foulard, forse regali comprati apposta per la ballerina. Ogni tentativo però fallisce, l’incontro si trasforma presto in una lite, i due scendono dall’auto e lui minaccia di farla finita. Timea  vorrebbe andarsene, allontanarsi, lui la blocca ed estrae una semiautomatica Tanfolio. La supplica, cerca di avvicinarla a sé. Tutto inutile. Lei si divincola, Elio la spintona e la fa cadere a terra. È a quel punto che dalla pistola parte un colpo, forse, accidentale. Lei resta a terra, è ferita. I residenti dalle finestre vedono la scena e danno l’allarme, Elio scappa con l’arma in mano. Gli agenti lo raggiungono e davanti ai loro occhi lui si spara. Un colpo solo, alla testa. «Non avrebbe mai fatto male a nessuno», ripete tra le lacrime Timea in Questura. La donna è stata visitata e medicata all’ospedale Cto, dove è stata trasportata in codice giallo: cadendo si è ferita alla testa, sette giorni di prognosi basteranno per guarire l’ammaccatura. Forse lui aveva pensato di averla colpita, uccisa, ed è fuggito. Il proiettile, invece, non l’aveva nemmeno sfiorata. 

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