Viboldone, imprenditore sgozzato: caccia al coltello

Rimangono molti dubbi sulla morte del 73enne trovato riverso sul suo furgone Mercedes Vito con una profonda ferita alla gola.

Le indagini proseguono (Newpress)

Le indagini proseguono (Newpress)

San Giuliano Milanese (Milano), 2 gennaio 2017 - Rimangono molti dubbi sulla morte di Vincenzo Cosimo Carino, il 73enne originario di Andria trovato riverso sul suo furgone Mercedes Vito la mattina del 31 dicembre con una profonda ferita alla gola. L’ex imprenditore aveva un’azienda di prodotti da forno a San Giuliano. Una ex moglie e tre figli, con cui aveva raffreddato i rapporti; una compagna che vive nel Varesotto, dove l’uomo da qualche anno senza fissa dimora si appoggiava, e parecchi debiti.

Il profilo di Carino ha fatto pensare subito a un suicidio, ma due sono gli elementi che giustificano il fascicolo aperto per omicidio: il fendente è stato inferto a pochi metri dalla sua auto. Poi l’uomo si è trascinato dentro, dove è morto dissanguato. Il secondo, più importante: non si trova il coltello. Oggi l’autopsia che, assieme alle immagini delle telecamere in paese e alle testimonianze della famiglia, dovrebbe fare un po’ di luce sul mistero. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro