Traffico di cocaina tra Milano, Monza e Como: 14 arresti/ VIDEO

Si tratta di un'operazione antidroga dei carabinieri del Comando provinciale di Milano, avviata nel 2015

Parte dell'ingente quantitativo di stupefacente sequestrato (Newpress)

Parte dell'ingente quantitativo di stupefacente sequestrato (Newpress)

Milano, 16 giugno 2017 - Smantellato maxi traffico di droga tra Milano, Como e la Brianza: 14 le persone arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Milano. Gli indagati sono stati bloccati anche nelle province di Monza Brianza e Como. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Monza, colpisce 7 marocchini, 4 tunisini, 2 italiani, 1 albanese, tra i 23 e i 51 anni d'età, ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Due delle persone colpite dell'ordinanza erano gia in carcere a Monza, una era libera e affidata ai servizi sociali di un Comune della Brianza e gli altri sono in corso localizzazione e di rintraccio da parte dei carabinieri.

Il provvedimento giunge a conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura di Monza e svolta dall'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Desio. Le indagini sono durate da metà 2015 a Maggio 2016 e condotte dai carabinieri di Desio, partendo da un controllo capillare del terriorio effettuato con una particolare attenzione allo spaccio, con un totale di oltre 100 cellulari monitorati, sempre intestati a prestanome. Prima di queste ordinanze che coronano l'operazione, i militari avevano già arrestato 22 persone e sequestrato 6 chili di cocaina e 13 chili di hascisc, documentato 260 cessioni di stupefacenti e segnalato 120 assuntori di ogni tipologia, età e reddito. Le ordinanze in esecuzione colpiscono tre gruppi di spacciatori attivi autonomamente sul territorio lombardo ma tutte e tre capeggiate da marocchini pluripregiudicati.

Un gruppo ha come riferimento un 51enne marocchino che grazie a numerosi collaboratori riusciva a vendere circa 400 grammi di droga alla settimana soprattutto all'esterno di un bar di Cesano Boscone. Un secondo gruppo ha come capo un 34enne marocchino che come base logistica per preparare le dosi usava un appartamento di Bovisio Masciago in cui viveva con la moglie incensurata italiana che collaborava nelle attività. Il soprannome del marocchino è Banana, si occupava soprattutto di spaccio al dettaglio e consegnava le dosi anche a domicilio, nell'appartamento sono stati trovati appunti di nomi di clienti e calcoli anche su fogli di diagnosi mediche. Il terzo gruppo di spacciatori, dedito anch'esso alla vendita al dettaglio, fa riferimento a due fratelli marocchini di 26 e 29 anni residenti a Varedo e a Limbiate. Durante le perquisizioni delle lora case sono stati trovati numerosi documenti ora al vaglio degli inquirenti e 4mila euro in contanti.

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