Modella rapita a Milano, Chloe ai magistrati: "Sequestratori erano simili"

La sua testimonianza - con una serie di altri elementi decisivi tra cui intercettazioni, email e prove scientifiche - ha portato ieri all'arresto in Gran Bretagna di Michal Konrad Herba

Chloe Ayling (Newpress)

Chloe Ayling (Newpress)

Milano, 17 agosto 2017 - In un incidente probatorio del 4 agosto Chloe Ayling, la modella inglese arrirata a Milano con l'offerta di un servizio fotografico e tenuta segregata tra l'11 e il 17 luglio, aveva messo a verbale di essere stata sequestrata "da due persone, molto somiglianti tra di loro". La sua testimonianza, assieme a una serie di altri elementi decisivi tra cui intercettazioni, email e prove scientifiche, ha portato ieri all'arresto in Gran Bretagna di Michal Konrad Herba, 36 anni e fratello di Lucasz Herba, 30enne polacco di Birmingham, già finito in carcere il 17 luglio. Michal Herba - secondo quanto riferito dal legale - ha negato ogni coinvolgimento nel rapimento

Nell'incidente probatorio davanti al gip Anna Magelli, infatti, la ragazza, assistita dal legale Francesco Pesce, ha chiarito che nelle fasi in cui venne tenuta prigioniera vide soltanto due persone che si somigliavano (in un precedente verbale aveva ipotizzato che potessero essere coinvolte nell'azione "cinque persone"). Stando a quanto emerso finora dagli atti, dunque, i presunti autori materiali del sequestro furono i due fratelli (fu lo stesso Lucasz, tra l'altro, a liberare la modella portandola al Consolato britannico), anche se le indagini, coordinate dall'aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Paolo Storari e condotte dalla Squadra Mobile, vanno avanti per chiarire se i fratelli Herba potessero essere in contatto con altre persone. Tra le ipotesi quella che Lucasz Herba avesse l'obiettivo di accreditarsi sul cosiddetto 'deep web' come una persona in grado di offrire servizi illegali.

Mentre si attende il via libera da parte della magistratura inglese all'estradizione in Italia di Michal Herba (dovrà poi essere interrogato dal gip Giovanna Campanile), dall'ordinanza d'arresto firmata dal gip Carlo Ottone De Marchi emergono molti elementi a carico dei due fratelli, tra cui un'intercettazione nella quale Lucasz dal carcere diceva alla madre: "Chiama mio fratello Michal, deve cancellare tutti i messaggi (...) Deve andare via subito (...) far sparire la macchina in garage". E alcune email che Michal avrebbe mandato al fratello per suggerirgli di comportarsi bene con la modella durante il rapimento: "Prendile una pizza e mangiala assieme".

 

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