Dal sogno di Miss alle passerelle

Sono di San Donato, Mediglia e Legnano le milanesi al concorso di Jesolo che tornano a casa con grandi speranze di entrare nel mondo della moda

Sara Croce, Francesca Valenti e Martina Bassi

Sara Croce, Francesca Valenti e Martina Bassi

San Donato Milanese, 14 settembre 2017 - Nella finale di Miss Italia a Jesolo ha sfiorato uno storico “triplete” ma è felicissima lo stesso. La mora Martina Bassi, 22 anni, 173 centimetri di curve da brivido, è rientrata nella sua San Donato col titolo Miss Eleganza. È la fascia resa famosa dal successo di Sophia Loren nell’edizione 1950.

Marty Bassi è l’unica finalista che nell’edizione 2017 del concorso di Mirigliani ha vinto due fasce nazionali: si è infatti presentata al Pala-Arrex di Jesolo grazie al titolo “Miss 365” vinto a Capodanno. Se fosse diventata anche Miss Italia avrebbe eguagliato Miriam Leone, vincitrice di tre fasce nazionali nel 2008. «Sono contentissima lo stesso – fa notare Martina, coccolata da mamma Stefania, papà Stefano, dai fratelli Andrea e Luca e dal fidanzato, Corrado – il paragone con Sophia Loren è fantastico». Marty considera la fascia “Eleganza” una rivincita: «Sono sempre stata una ragazza abbastanza casual, da jeans e scarpe da tennis. Essere giudicata la più elegante da un’attenta commissione di sponsor attesta che da quando ho iniziato il percorso di Miss Italia sono migliorata notevolmente. L'accostamento a Sophia Loren mi ha dato più speranze in vista della finale. Ho sperato di vincere pure Miss Italia, volevo il triplete anche perché tifo per l’Inter da sempre». Nella serata d’assegnazione della corona, Marty è arrivata undicesima: poteva andare meglio. «Non ho rimpianti. Ho due titoli nazionali top, consentono di lavorare, acquisire esperienze e sinergie importanti nel campo della moda». Adesso ha un contratto con Joseph Ribkoff, brand di moda, sponsor di Miss Eleganza. «Cercherò di rappresentarlo nel modo migliore». Nei 14 giorni al Pala-Arrex ha anche vissuto una fase di difficoltà: «Durante le prove di un balletto non riuscivo a dare il meglio. Non mi veniva bene e mi sono messa a piangere». L’hanno rincuorata e ricaricata Francy Valenti e Sara Croce, le altre due lombarde finaliste. «Sono state due sorelle. Le ringrazio». L’aggregazione totale di ragazze di etnie diverse ha costituito il clou. «Quando siamo andate a Venezia e altre località in pullman noi 30 finaliste ci siamo messe a cantare insieme. Bellissimo». Appena è rientrata a casa, Martina ha trovato una sorpresa. «Gli amici mi hanno organizzato una festa». Non dimentica l’università: «Completare la facoltà di marketing e comunicazione allo Iulm è una priorità,

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