Emergenza migranti, Majorino: circa 3.500 persone nei centri, rivedere sistema nazionale

Majorino: "Sicuramente è meno impetuoso di prima il numero degli arrivi, ma comunque sono tantissimi anche in ragione del fatto che rimangono qui. Questo ci mette a dura prova"

Migranti al Palasharp (Newpress)

Migranti al Palasharp (Newpress)

Milano, 24 settembre 2016  - Questa mattina largo all'iniziativa di Legambiente 'Puliamo il mondo'.  Pettorina gialla, scopa e rastrello in mano: sono centinaia i migranti che questa mattina hanno ripulito la città, e in particolare la zona dove via Sammartini incrocia il naviglio della Martesana.A pochi metri, infatti, c'è l'hub che accoglie centinaia di migranti e tenere pulita la zona per loro è quasi un dovere. "L'iniziativa è piaciuta molto a me e ai miei compagni", spiega uno di loro in un italiano stentato, ma comprensibile. È arrivato qui dalla Guinea e i suoi compagni provengono da diverse zone dell'Africa. Insieme "veniamo sempre qui in bicicletta quando c'è il sole", dice parlando a nome degli altri più timidi. 

MAJORINO - "Noi siamo molto grati a Legambiente che ci ha dato questa possibilità attraverso la quale noi da oggi avviamo un programma di azioni per mettere all'opera i richiedenti asilo -  ha detto l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino -. Questo vuol dire che nelle prossime settimane saranno diverse le occasioni attraverso le quali in città ci saranno momenti in cui i richiedenti asilo si metteranno a disposizione della collettività". Majorino ha poi parlato della situazione attuale dei flussi in città. "Abbiamo stabilmente, in queste settimane, tra 3500 e 3600 persone nei centri con variazioni giornaliere di poche decine di unità. Sicuramente è meno impetuoso di prima il numero degli arrivi, ma comunque sono tantissimi anche in ragione del fatto che rimangono qui. Questo ci mette a dura prova, ma è una prova che stiamo evidentemente superando perché non c'è mai una situazione nella quale non offriamo un tetto ai richiedenti asilo in questa città. Le immagini di Como qui non le vedete e non è un caso".

"Ovviamente - ha proseguito - questo è anche ciò che ci fa dire al governo di cambiare radicalmente il sistema nazionale perché ci sono il 10%, secondo le parole di Matteo Renzi, dei comuni che accolgono, che sviluppano progetti e c'è un 90% che evidentemente non fa niente. Finché siamo di fronte a questo squilibrio di responsabilizzazione nell'accoglienza, chi accoglie porta un peso molto significativo". A chi gli chiede se sia possibile individuare delle responsabilità risponde:"io condivido totalmente la linea del presidente Renzi: è chiaro che c'è l'Europa che cerca di scaricare sull'Italia il problema e non si attrezza perché ci sia una vera corresponsabilizzazione nella gestione dei flussi degli ultimi anni perché, se è vero che dal punto di vista statistico non siamo assolutamente il paese che ha più richiedenti asilo, è anche vero che il flusso di questi ultimi anni ha avuto un'intensità molto significativa. Questo è il principale dei problemi. A Renzi poi dico non fare della tua polemica giusta verso l'Europa un alibi per non affrontare il tema della riorganizzazione a livello nazionale del sistema di accoglienza".  

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