Migranti, minacce e insulti ai sindaci che accolgono: "Non sottovalutiamo i social"

Scritte offensive e lettere choc

Il sindaco Siria Trezzi

Il sindaco Siria Trezzi

Milano, 23 maggio 2017 - Resta caldo il tema migranti a Milano. Dopo il corteo di sabato scorso a Milano, la situazione è diventata più spinosa a causa di minacce e insulti nei confronti di sindaci del Pd favorevoli all'accoglienza.  "Mi hanno augurato di essere violentata. Io sono certa che questa cosa non succeda, credo che sia un augurio di ben poco fondamento, perciò mi sento ben sicura a girare per Cinisello. Non ho preso misure e non voglio prenderne". Così il sindaco di Cinisello Siria Trezzi ha commentato le minacce ricevute dopo la firma al protocollo per l'accoglienza diffusa dei migranti.

"Le minacce - ha aggiunto - sono state un fatto molto grave perché noi sottovalutiamo quello che viene scritto sui social, ma è un errore perché se dici queste parole salta qualsiasi patto democratico di rispetto. L'odio non guarda in faccia nessuno, se lo rivolgi alle istituzioni diventa una giungla. Ci sono regole civili da rispettare". Infine per Trezzi "c'è un aspetto un po' misogino: dopo lo sforzo che abbiamo fatto, quello che passa è l'atteggiamento misogino. Se uno dice e pensa queste cose, vuol dire che non ritiene siano così terribili".

Anche il sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittó è tra i primi cittadini minacciati:"è una cosa che va avanti da mesi, - spiega ai cronisti - da prima della firma dell'accordo in Prefettura. Tutto è partito dal progetto per la moschea. Hanno cominciato con delle scritte offensive in autunno, poi è stato un crescendo fino alla lettera di venerdì e l'obiettivo è diventato proprio il progetto per la moschea. La polizia mi segue con attenzione e discrezione da tempo".

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