Migranti, altro centro di assistenza per il transito verso le città europee

Il Comune annuncia il bando nel primo giorno degli Stati generali

Manifestazione dei migranti contro i confini

Manifestazione dei migranti contro i confini

Milano, 18 novembre 2017 - Un nuovo centro di assistenza per collocare i migranti in altre città europee grazie a corridoi umanitari: il bando comunale partirà all’inizio del 2018 e punta a trovare una sede proposta dalle associazioni del terzo settore. Non solo. Un nuovo centro per le donne vittime di abuso durante le migrazioni o vittime di tratta o violenza che sarà inaugurato il prossimo 23 novembre nella Casa Chiaravalle, il bene confiscato alla mafia più grande della Lombardia. L’assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino ieri pomeriggio al Palazzo del Cinema Anteo ha aperto «Milano Mondo», gli Stati generali sull’immigrazione che si concluderanno lunedì sera, con queste due novità, prima degli interventi del sindaco Giuseppe Sala, del ministro dell’Interno Marco Minniti (video-messaggio), della radicale Emma Bonino e del presidente della Casa della Carità don Virginio Colmegna, tra gli altri.

Due proposte concrete sul tavolo per riprendere il filo del corteo pro-immigrati dello scorso 20 maggio a Milano organizzato proprio da Majorino e della campagna «Ero Straniero» lanciata dalla Bonino e da don Colmegna. Majorino, dal palco, sottolinea che «sono troppo pochi i Comuni che in Italia e nell’area metropolitana milanese si cimentano con la sfida dell’integrazione», mentre «Milano negli ultimi anni ha accolto 127.500 profughi» e vuole cercare di «dare un futuro anche ai 6 mila migranti la cui richiesta di asilo politico è stata rifiutata». L’assessore, poi, affonda il colpo sullo ius soli: «Basta balletti sulla legge, è indecente che il tema non sia stato affrontato, rilanciamo l’appello al Parlamento a muoversi, al di là delle alleanze in vista delle elezioni politiche».

Sala, subito dopo, auspica «una sinistra in grado di proporre un piano per l’immigrazione» e punta il dito contro i Comuni che non hanno ancora accolto neanche un migrante: «Sarebbe il caso che ci fossero dei meccanismi che incentivano o in qualche modo puniscono chi non fa la sua parte». Minniti riconosce i meriti del capoluogo lombardo: «In questi anni se l’Italia ha potuto sviluppare una politica di accoglienza equilibrata lo ha potuto fare anche grazie alla collaborazione straordinaria di Milano. Grazie Milano». Il coordinatore milanese di FI Fabio Altitonante, invece, contesta il progetto del centro di assistenza per la «recolocation» dei migranti: «Il nuovo bando del Comune per portare a Milano altri immigrati va contro ogni logica. Sappiamo bene che gli altri Paesi europei non accetteranno mai immigrati già “sistemati’’ da noi».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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