Meningite, caso sospetto al Niguarda: 18enne in terapia intensiva

Il ragazzo frequenta il liceo scientifico Leonardo Da Vinci. Scatta la profilassi per i familiari e per i compagni di classe

Meningite (foto Germogli)

Meningite (foto Germogli)

Milano, 24 aprile 2017 - Un caso sospetto di meningite, il ragazzo è ricoverato ed è in prognosi riservata, gli esami stabiliranno il ceppo del meningococco. Un altro caso ad allungare la lista delle persone che nell’ultimo anno sono state colpite dall’infezione. «Nella giornata di ieri, durante, del turno di pronta reperibilità della Ats di Milano, è stato segnalato, dal pronto soccorso del Niguarda, un caso di sospetta sepsi meningococcica in un ragazzo di 18 anni residente a Milano».

Questo il comunicato dell’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, diffuso ieri. «Dalle prime indagini di laboratorio eseguite - ha spiegato l’assessore - è stato rilevato un liquor di aspetto torbido. Tutte le evidenze cliniche portano ad una sospetta meningite da meningococo, siamo in attesa di ricevere la tipizzazione. Il ragazzo - ha aggiunto l’assessore nella nota di spiegazione - ha accusato già da ieri febbre alta e cefalea e oggi è arrivato al pronto soccorso del Niguarda cosciente e con presenza di petecchie. Attualmente si trova in terapia intensiva in prognosi riservata. I familiari, quattro in tutto, sono stati già sottoposti a profilassi». «Il ragazzo - ha detto ancora Gallera - frequenta la classe quinta H del liceo scientifico «Leonardo Da Vinci», le aule sono in via Respighi, 5. 

Il preside dell'istituto è già stato informato e nelle prossime ore si provvederà a informare le famiglie degli studenti e degli insegnanti e si provevederà ad effettuare la profilassi per tutte le persone che sono entrate in contatto». «È tuttora in corso - ha concluso Gallera - la collaborazione della madre, la ricostruzione dei contatti frequentati dal ragazzo negli ultimi giorni». 

Meno di due mesi fa, sempre tra Milano e provincia, si erano verificato quattro casi di meningite, che aveva causato due morti, in meno di dieci giorni. E anche se non erano risultati collegati tra loro, la Regione, anche alla luce di questo nuovo caso sospetto vuole vederci chiaro per capire la portata del fenomeno e studiare possibili misure. Nonostante il tasso di incidenza dei casi di meningite nella regione Lombardia sarebbe ancora in linea con il bilancio degli scorsi anni.

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