Meningite, quattro casi e due morti: task force per studiare il pericolo

Quattro casi di meningite, e due morti, in meno di dieci giorni. E anche se non sono collegati tra loro, la Regione vuole vederci chiaro per capire la portata del fenomeno e studiare possibili misure

Una vaccinazione

Un bambina viene vaccinata contro l'H1N1 all'ospedale Regina Margherita di Torino, 9 novembre 2009. ANSA/TONINO DI MARCO

Milano, 20 febbraio 2017 - Quattro casi di meningite, e due morti, in meno di dieci giorni tra Milano e provincia. E anche se non sono collegati tra loro, la Regione vuole vederci chiaro per capire la portata del fenomeno e studiare possibili misure. Sabato sera è stato ricoverato al San Raffaele un quattordicenne di Segrate: sepsi da meningococco, la diagnosi dei medici (gli esami oggi dovrebbero rivelare il ceppo); è in Rianimazione, prognosi riservata ma le sue condizioni sarebbero migliorate col passare delle ore. Già sottoposti a profilassi antibiotica 12 tra familiari e amici, 25 compagni di classe e 14 insegnanti dell’istituto per le arti grafiche Pavoniano Artigianelli di via Crespi a Milano. Come detto, dall’inizio dell’anno, sono 4 i casi registrati nel Milanese. Giovedì 9 febbraio la morte della professoressa dell’Istituto Curie-Sraffa Vittoria Patti, 54 anni, per sepsi da meningococco C, martedì 14 quella della catechista 49enne di Truccazzano Clara Arrigoni, uccisa da un meningococco B; nelle stesse ore, una bambina di 7 mesi di Milano finiva al Buzzi per un’infezione da meningococco B: è ancora ricoverata ma sta rispondendo alle terapie. L’altro ieri il quattordicenne.

«Alla luce di questo nuovo caso – annuncia l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera –, nonostante il tasso di incidenza dei casi di meningite nella nostra regione sia ancora coerente con quello degli scorsi anni, ho deciso di convocare una riunione affinché si avvii un approfondimento sul quadro epidemiologico ed eventuali azioni da adottare, con i massimi esperti di Igiene pubblica e Infettivologia». Della task force, che si riunirà martedì, faranno parte Paolo Grossi, ordinario di Malattie infettive all’Università dell’Insubria; Carlo Signorelli, ordinario di Igiene e sanità pubblica all’università di Parma e presidente uscente della Società italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica; Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della clinica pediatrica dell’Ospedale dei bambini Buzzi; Francesco Auxilia, professore di Igiene generale e applicata, scienze infermieristiche e statistica medica della Statale di Milano; Giuliano Rizzardini, direttore e responsabile Malattie infettive 1 dell’ospedale Sacco; Anna Pavan, direttore dell’Ats di Pavia ed esperta di Igiene. «Vogliamo – spiega Gallera – che i cittadini lombardi abbiano la certezza che la loro salute e incolumità è obiettivo prioritario della Regione».

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