Maroni in Consiglio dopo la bufera contratti: "Avanti fiducioso". Il Pd: "Qui incarichi solo a parenti e colleghi"

Il presidente della Regione Lombardia è stato raggiunto da un avviso di garanzia in seguito a presunte irregolarità nell'ambito di due contratti di collaborazione a due sue ex collaboratrici su progetti per Expo

Roberto Maroni al Consiglio regionale lombardo

Roberto Maroni al Consiglio regionale lombardo

Milano, 15 luglio 2014 - Testa alta e passo deciso, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni si è presentato in Consiglio questo pomeriggio a riferire dopo l'avviso di garanzia che l'ha raggiunto in seguito a presunte irregolarità in due contratti di collaborazione su progetti per Expo, stipulati non dalla Regione, bensì da società Expo ed Eupolis. "Sono determinato a proseguire nella mia azione per l'attuazione del programma per cui sono stato eletto", ha dichiarato sicuro il padone di casa del Pirellone, che poi ha subito aggiunto che il suo governo proseguirà "nel rispetto delle leggi". Perché questo, ha tenuto a precisare il lumbard, "è sempre stato il faro della mia azione politica".

Serenità e fiducia nelle sue prime parole in Consiglio, almeno all'apparenza: "Sono fiducioso che le cose verranno al più presto chiarite - ancora Maroni -. Mi sento tranquillo anche se un po' sorpreso per quanto successo, ma resto convinto che tutto si sia svolto nella massima trasparenza. Ho dato subito la disponibilità - chiarisce ancora il presidente - a farmi ascoltare e attendo che il magistrato inquirente mi chiami''.

"La loro attività - sottolinea Maroni riferendosi alle sue ex collaboratrici - è finalizzata alla ottimizzazione e all'efficienza della macchina organizzativa in vista dell'evento Expo. In particolare una figura professionale ha funzione di raccordo tra la Regione e la società Expo, mentre l'altra, di provata esperienza professionale, ha un ruolo di consulenza per le diverse tematiche organizzative legate alla manifestazione", ha continuato. Il governatore lombardo poi, tra gli eventi ai quali hanno contribuito le due contrattiste, ha citato l'incontro del 19 giugno a Villa Madama, durante il quale - alla presenza dei ministri Federica Mogherini e Maurizio Martina, e al commissario di Expo, Giuseppe Sala - è stata presentata l'esposizione del 2015 al corpo diplomatico presente in Italia.

LA REPLICA - In Lombardia c'è "un sistema per cui il requisito per avere incarichi è l'affinità politica, se non il familismo", le parole forti del Pd in Consiglio Regionale per bocca del suo capogruppo Enrico Brambilla. Intervenendo dopo il presidente della Regione, Brambilla ha citato "altri tre casi" di assunzioni a parere del Pd "sospetti". "Nulla che possa interessare la magistratura - ha precisato - ma che interessa la politica e quest'aula". I casi portati in Aula dal Pd sono gli incarichi in Eupolis per consulenze in campo agrolimentari di Massimiliano Ferrari che, ha ricordato Brambilla "ha fatto parte delle prime guardie padane", di Mario Valentino Longo definito "resposabile della Lega Nord per l'odontoiatria", al quale è stato affidato in Eupolis un incarico "per lo sviluppo della Rete dell'Odontoiatria" e di Luca Morvilli, definito da Brambilla "membro di spicco del team della campagna elettorale di Maroni", al quale è stato affidato il compito di sviluppare "una strategia di comunicazione olistica nell'ambito del programma di attivita' "Ufficio Studi".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro