Incidente in via Ippocastani: muore a 27 anni Margherita Arioni

Impatto fatale in via degli Ippocastani, la vittima lavorava al Gallia

Incidente mortale, muore Margherita Arioni (Spf)

Incidente mortale, muore Margherita Arioni (Spf)

Milano, 21 ottobre 2016 - Uno scontro frontale tra auto alle 8.30 di ieri in via Ippocastani 6, estrema periferia ovest, è stato fatale per Margherita Arioni, 27 anni. A nulla è valsa la corsa in ospedale, al San Carlo, dove la ragazza è arrivata già in arresto cardiaco. Altre tre persone sono rimaste ferite ma non sono in pericolo di vita. Originaria di Castelleone in provincia di Cremona, la ragazza viveva a Milano da anni e lavorava in un hotel. Una bella ragazza dai capelli castani, sorridente nelle foto che pubblicava su Facebook, scattate nella quotidianità e in vacanza. Una vita spezzata ieri mattina. La mamma della 27enne, si è saputo ieri in serata, ha appreso della tragedia solo nel tardo pomeriggio ed è partita da Castelleone alla volta di Milano, sotto choc. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, una Mini Cooper (a bordo della quale stava seduta la 27enne, sul sedile del passeggero) ha urtato una Mazda3 che procedeva nella stessa direzione, forse per sorpassarla. Poi il testacoda, l’invasione della corsia opposta e lo schianto contro una Punto. Margherita Arioni ha avuto la peggio: è rimasta incastrata dentro l’auto, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per liberarla. Sul posto anche il 118 e la polizia locale. La ragazza è stata poi trasportata in codice rosso al San Carlo in condizioni disperate. Non ce l’ha fatta.

Trasportati in codice giallo in altri ospedali un ragazzo di 33 anni e un altro di 36 (uno alla guida della Mini, l’altro sul sedile dietro. Sono stati accompagnati al Niguarda e al Sacco) e una ragazza di 31 (al volante della Punto, trasportata al Policlinico). Illese le persone a bordo della Mazda, un uomo e una donna di 74 e 70 anni, e due bambini di 8 e 5 anni. Bisognerà accertare la dinamica e anche individuare la causa dell’incidente, avvenuto non a un incrocio ma su un rettilineo, in una strada periferica al quartiere degli Olmi, al confine con Cesano Boscone. I cittadini chiedono da tempo un dissuasore di velocità per evitare incidenti, e ieri le voci sono tornate a farsi sentire. Meno di un anno fa aveva perso la vita un anziano, investito da un automobilista.

Al coro si è unito anche il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri: "Il tragico incidente ci conferma l’esigenza di prendere provvedimenti per rendere più sicura quella strada. In molti casi si è trattato di scontri avvenuti per l’alta velocità, per questo abbiamo chiesto al Comune di Milano, che ha pertinenza su questo tratto di strada, di installare i dissuasori". Richiesta negata: i tecnici non l’hanno considerato necessario. Ma il primo cittadino non si arrende: "Contatterò nuovamente il Comune e ne parlerò con l’assessore alla Mobilità Marco Granelli: un intervento è necessario".

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