M4, "vibrazioni e polvere in strada". Le proteste dei comitati

Proposto un tavolo con il Comune di Milano per ridurre l'impatto ambientale

Scavi per la M4 (Newpress)

Scavi per la M4 (Newpress)

Milano, 30 settembre 2016 - "Martedì sera ho sentito vibrare il palazzo. Mi sembravano le scosse di un terremoto, talmente forti che alcune porcellane sono cadute rompendosi". Alberto Reggiani è un antiquario di via Foppa che deve fare i conti con un cantiere M4 a pochi metri dal suo negozio. Uno dei tanti cittadini intervenuti mercoledì sera in una sala di San Francesco al Fopponino di via Giovio all’incontro organizzato dal comitato Foppa-Dezza-Solari per puntare i riflettori sui "rischi per la salute" nei quartieri interessati dagli scavi per la metro 4.

"Minimo comun denominatore - spiega Orietta Colacicco, segretario e portavoce del comitato - è il coro di lamentele, non più e non solo per i disagi viabilistici ma anche per rumori, vibrazioni e polveri". Al centro delle riflessioni, il Piano di monitoraggio ambientale che il comitato ha acquisito. È lo strumento di controllo degli impatti che la realizzazione e l’esercizio di una grande infrastruttura generano sul territorio. Nel caso di M4 vengono monitorati - prima dell’opera, in corso d’opera e a lavori conclusi - rumore, atmosfera (misure di qualità dell’aria confrontate con quelle delle centraline Arpa in città), vibrazioni, traffico e viabilità, ambiente idrico sotterraneo, vegetazione. Una delle pecche evidenziate mercoledì è "il ritardo nella comunicazione: alcuni risultati dovrebbero essere già stati comunicati", ha evidenziato il comitato. E poi da Forlanini a San Cristoforo, intorno a 51 cantieri lungo un tratto di 15 chilometri, "si contano 64 localizzazioni per il monitoraggio dei rumori ma solo 6 per le vibrazioni". A preoccupare è soprattutto l’aumento del traffico, dei mezzi pesanti ("63 al giorno, uno ogni dieci minuti"), gli scavi, il trasporto delle polveri che gravano sull’inquinamento atmosferico. Peraltro "spesso le strade restano coperte di polvere. Bisogna intervenire con sistemi efficaci", ha evidenziato il presidente Paolo Chiaramonti.

I cittadini si sono confrontati direttamente con rappresentanti del Comune e di M4. Sì, perché in prima fila c’erano l’assessore Marco Granelli (Mobilità) e il presidente di M4 Fabio Terragni. Prima novità: verrà aperto un Tavolo di confronto, lanciato dai cittadini. Non solo: "Abbiamo già deciso di pubblicare sul sito web della Linea Blu - afferma l’assessore Granelli - tutti i dati disponibili sul monitoraggio ambientale e raccogliamo volentieri la proposta emersa, di organizzare un Tavolo con Università Statele e i Comitati di residenti per la valutazione degli elementi che emergeranno. È stato importante sentire che l’Università Statale (pure il rettore Gianluca Vago ha partecipato, ndr) ha apprezzato il documento di monitoraggio ambientale".

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