Piano anti-allagamento per i tunnel del metrò 2

Lavori in due fasi: la prima nell'agosto 2018, la seconda nell'agosto 2019

Binari della metropolitana allagati

Binari della metropolitana allagati

Milano, 25 settembre 2017 - Ci vorranno ancora undici mesi, poco meno di un anno, prima che che la Metropolitana 2 possa davvero dirsi impermeabile all’acqua. Un nuovo progetto è stato appena varato, con un costo aggiuntivo di 6,5 milioni di euro rispetto all’originale.

Meglio andare con ordine, però. Un ricordo neanche così lontano, quello delle gallerie trasformate in piscine per effetto dell’innalzamento della falda acquifera, risalita in alcuni punti fino ai 9 metri di profondità rispetto ai 13 metri del 2007. I punti critici? Tutto il tracciato della seconda linea metropolitana di Milano è sotto schiaffo. Ma l’urgenza sta soprattutto nel tratto tra Garibaldi e Lambrate. Qualcosa, come anticipato, è destinato a muoversi. La Giunta comunale ha infatti approvato il progetto di impermeabilizzazione dei tunnel tra le stazioni di Piola e Lambrate. «Grazie a questo intervento – si legge nella nota diramata ieri da Palazzo Marino – la galleria sarà messa in sicurezza e saranno definitivamente evitate le infiltrazioni cui è soggetta la tratta per l’innalzarsi della falda acquifera». Gli interventi avranno un costo complessivo di 17,5 milioni di euro e consisteranno nella creazione di un guscio di terreno consolidato che avvolgerà la galleria e impedirà all’acqua di entrare, anche nel caso in cui la falda dovesse superare il livello attuale. «La copertura sarà consolidata con iniezioni di cemento e di silicati che ne aumenteranno la stabilità – si precisa sempre nella nota del Comune –. Trattandosi di un intervento di forte impatto che riguarderà sia l’interno della galleria sia la superficie stradale, durante i lavori la galleria non sarà percorribile dai treni. Per questo il progetto approvato ha fra gli obiettivi anche il contenimento dei tempi».

Sempre per limitare l’impatto sulla città i lavori saranno suddivisi in due fasi separate. La prima è prevista per agosto 2018, tra poco meno di un anno come detto, e la seconda per l’agosto del 2019. Anche a livello stradale il cantiere sarà allestito su una sola corsia, permettendo la circolazione sull’altra. Al termine della prima fase di cantiere la circolazione sulla linea metropolitana e su strada riprenderà regolarmente. Il piano di risanamento elaborato da MM Spa per conto dell’esecutivo di piazza Scala e di Atm «sostituisce un primo progetto che avrebbe comportato la chiusura per un periodo molto più lungo del tratto da Udine a Caiazzo» fa sapere Palazzo Marino. «La nuova soluzione individuata, benché comporti un incremento dei costi dell’opera pari a 6 milioni e mezzo, ha il duplice vantaggio di risolvere in modo definitivo il problema delle infiltrazioni e di diminuire significativamente l’interruzione del servizio». La galleria – meglio ricordarlo – era già stata interessata da lavori di manutenzione, finiti nel 2016, che avevano permesso di ridurre l’afflusso d’acqua e di ancorare meglio l’arco della galleria con tiranti.

 

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