Incidente in viale Monza, il pirata è di Nerviano: "Spiace che gente così abiti da noi"

Il sindaco: "Doveva fermarsi". L’uomo convinto a costituirsi dalla moglie. La vittima è Livio Chiericati, un 57enne di Cornaredo

L'incidente in viale Monza

L'incidente in viale Monza

Milano, 1 maggio 2017 - Un terreno con alcuni prefabbricati in fondo a via Adamello, poco prima del Villoresi, nella frazione nervianese di Villanova. Qui abitava Franko D.T., di origini slave, marito della donna intestataria dell’Audi Q7 a bordo della quale ha ucciso Livio Chiericati, dirigente della Memorex Telex, 57 anni residente a Cornaredo, sposato con figli. Il 33enne nervianese dopo aver bucato un semaforo rosso si è scontrato a forte velocità contro la sua Nissan Qhasqai e dopo l’incidente è scappato a piedi, lasciandolo agonizzante nella sua auto in viale Monza. A Nerviano, nella frazione di Villanova lo conoscono in pochi questo 33enne già noto alle forze dell’ordine, che abita in un contesto particolare fra vicini di casa scomodi e tranquille villette di provincia. Sono stati i documenti abbandonati nell’Audi a permettere ai ghisa milanesi di risalire immediatamente alla donna proprietaria dell’auto, la moglie dell’uomo, e di conseguenza al pirata.

Le telecamere lo hanno ripreso mentre fuggiva con due testimoni che lo hanno visto molto da vicino e inseguito per centinaia di metri, tanto da fornire un identikit molto dettagliato agli investigatori. La dinamica del sinistro mortale è drammaticamente chiara. Sono le 6.54 quando Chiericati a bordo della sua Nissan svolta da via Martiri Oscuri verso viale Monza. In base ai primi rilievi della polizia locale, Chiericati fermo alla stop sarebbe ripartito a semaforo verde. Immesso su viale Monza sarebbe stato travolto dal potente suv, l’uomo alla guida, invece, sarebbe passato con il semaforo rosso. Un impatto molto violento che ha distrutto la Qhasqai, la Audi Q7 è volata, invece, verso la grossa aiuola che divide le carreggiate di viale Monza. Il conducente del suv, secondo il racconto dei testimoni, sceso dall’auto e rendendosi conto di cosa poteva essere successo, è fuggito via a piedi senza nemmeno avvicinarsi all’auto di Chiaricati. Le telecamere lo hanno ripreso mentre correva in via Turro.

Le indagini dei vigili coordinate dal pm Francesco Cajani si sono concentrate subito sull’uomo, che sarebbe stato convinto dalla moglie a costituirsi: l’uomo ha vagato per ore, poi ha capito che lo avrebbero preso. Così, ancora ferito, si è presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Rho. Ai medici ha raccontato di essere l’investitore, che la mattina aveva travolto la Nissan. L’uomo è stato portato a Milano, e sentito dal magistrato di turno. La moglie nella mattinata di ieri, quando i vigili e la polizia si sono presentati in via Adamello, ha prima tentato di aiutare il marito raccontando che l’auto era stata rubata. Poi ha capito che era meglio collaborare. Dalla Torre è in carcere per omicidio stradale aggravato dalla fuga. «Spiace pensare che questa persona abiti a Nerviano - ha spiegato il sindaco Massimo Cozzi -. Comportamenti del genere sono deprecabili. Chi commette un incidente del genere deve fermarsi e non scappare come invece ha fatto questo individuo».

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