Nati in Italia, stranieri per legge: "Nelle scuole sono già il 14%"

Milano, il rapporto della Caritas: "Ius soli? L’integrazione è nei fatti"

Un bambino straniero (Immagine di repertorio Fotocastellani)

Un bambino straniero (Immagine di repertorio Fotocastellani)

Milano, 23 giugno 2017 - Sono quasi 204 mila gli stranieri sui banchi di Lombardia, uno su quattro degli oltre 800 mila in Italia, il 14,5% degli studenti lombardi. E se passa la legge sullo ius soli, ricorda don Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, il 63,7% diventa subito italiano, perché è nato qui. Nel 2016 sono stati 54 mila gli stranieri di ogni età che hanno ottenuto la cittadinanza in Lombardia, il 27% del totale-Paese, ed è per loro se per la prima volta nella nostra regione il rapporto annuale di Caritas Migrantes registra un calo lievissimo, 0,3%, degli immigrati regolari registrati. Risultavano un milione 149mila e undici al 1° gennaio 2016, l’11,5% della popolazione lombarda e il 22,9% degli oltre 5 milioni di stranieri in Italia. Romeni, marocchini e albanesi rappresentano da soli circa un terzo del totale, seguono egiziani (vive in Lombardia il 69% di quelli presenti in Italia) e cinesi. A Milano (260.421 stranieri residenti a fine 2016, provenienze principali Filippine, Egitto, Cina, Perù e Sri Lanka) gli immigrati aumentano del 2,5%, e aumentano a Pavia, Como, Cremona, Bergamo e Monza. Brescia è stabile e tra la sua provincia, quelle di Bergamo e del capoluogo vive il 64% degli stranieri di Lombardia. Che è la prima regione in Italia per stranieri occupati (22,8%), che hanno un’impresa (66.766, il 18,9%), sposati con un italiano (17,4%, le unioni in aumento sono quelle in cui è italiana lei). Nel 2015 si sono aggiunti 18.703 figli di genitori stranieri, il 22,6% di tutti i nati in Lombardia. Lo ius soli annullerebbe la differenza ed «è venuto il tempo di prendere atto di questa realtà - sottolinea don Gualzetti -. Siamo tutti troppo focalizzati sugli sbarchi, l’emergenza, ma i flussi, che pure mettono sotto stress il sistema di accoglienza, sono solo una piccolissima parte» di una fotografia di «complessiva integrazione». Soprattutto giovane: dei 201.591 stranieri diventati italiani l’anno scorso (erano 11 mila nel 2011) un terzo era minore, dei 6.706 che hanno preso la cittadinanza nel 2015 a Milano, 2.609 erano under 18. Sono nati in Italia l’87,1% dei bimbi stranieri iscritti alla scuola dell’infanzia in Lombardia, il 74,7% alle elementari, il 54,8% alle medie e il 27,7% alle superiori, dove oramai gli studenti immigrati superano in numero quelli che frequentano le medie. Per don Gualzetti, «loro stanno già facendo quel processo di integrazione che dovrebbe impegnare anche gli adulti. Speriamo in una cittadinanza con lo ius soli o ius culturae: sarebbe riconoscere un dato di fatto». 

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