Salta sul treno in corsa, cade e viene travolto: muore 37enne

L'uomo si aggrappa tra una carrozza e l’altra, scivola e viene investito dal regionale alla stazione di Quarto Oggiaro

rilievi sui binari

rilievi sui binari

Milano, 22 febbraio 2018 - Travolto e ucciso da un treno dopo essere saltato sui “respingenti” che uniscono una carrozza all’altra ed essere scivolato mentre il convoglio era già in marcia. È morto così, sul colpo, un egiziano di 37 anni ieri poco dopo le 7.20 alla stazione di Quarto Oggiaro, all’altezza di via Amoretti. All’arrivo dei soccorritori non c’era più nulla da fare. Al lavoro i poliziotti della Scientifica e della Polfer Milano Bovisa, per accertare la dinamica. Sul posto anche i tecnici di Trenord, mentre non è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco (che in un primo momento erano stati allertati) perché il corpo non è rimasto incastrato sotto il mezzo ma riverso sui binari, dilaniato, dopo l’impatto. L’uomo, regolare, che lavora nel campo dell’edilizia, è stato preso in pieno poco dopo le 7.20 sul binario 2: investito dal regionale 815 partito dalla stazione di Cadorna alle 7.02, arrivato a Saronno alle 7.37 e che poi avrebbe proseguito verso Varese. Testimoni hanno raccontato che l’uomo sarebbe arrivato in banchina appena dopo la chiusura delle porte, avrebbe quindi saltato sui “respingenti”, dei ganci allungati che uniscono una carrozza all’altra, pensando presumibilmente di restare in piedi, aggrappato in quello spazio, fino alla stazione successiva, per poi salire a bordo del treno dalle porte. Ma non ce l’ha fatta: è caduto ed è finito sui binari, poi è stato schiacciato dal treno, che ha proseguito la corsa fino alla stazione di Saronno dove è stato fermato e successivamente soppresso.

E ci sono state ripercussioni per i pendolari: la linea S3 è rimasta bloccata per tre ore (9 i treni cancellati) su disposizione dell’autorità giudiziaria, che ha disposto il sequestro di tutto il materiale rotabile per i rilievi e per accertare il regolare funzionamento delle porte per la salita e la discesa dei viaggiatori, mentre hanno viaggiato i treni regionali e quelli della linea S1, con un ritardo medio di 20 minuti.

Alcuni abitanti di Quarto Oggiaro accorsi alla stazione dopo l’incidente, richiamati dal suono di sirene e dai viavai, raccontano di «un corpo immobile, sui binari, con brandelli di arti sparsi tutt’attorno». E alla mente torna un’altra tragedia: quella del 21 aprile 2016, quando alla stazione Certosa (poco distante) era stata travolta Lisa Di Grisolo, 18enne, che sognava di diventare una top model. Con gli auricolari e la musica sparata nelle orecchie aveva attraversato i binari per raggiungere la banchina dove si fermano i convogli del passante ferroviario. Non si era accorta dell’arrivo di un Frecciarossa, che l’ha uccisa sul colpo.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro