Corsa per Human Technopole, lo statuto dei saggi a Palazzo Chigi

Post Expo: incontro col comitato, a fine settembre la fondazione

Rendering di Human Technopole sull’ex area Expo

Rendering di Human Technopole sull’ex area Expo

Milano, 27 giugno 2017 - La riunione è fissata questa sera alle 19 a Palazzo Chigi. Il Governo incontrerà i vertici del Comitato di coordinamento di Human Technopole, guidato dal professor Stefano Paleari, per discutere della bozza di statuto della fondazione che dovrà guidare la nascita e lo sviluppo del centro di ricerca in scienze della vita nell’area Expo di Milano. Il testo messo nero su bianco dai “saggi” ingaggiati dal comitato è approdato a Palazzo Chigi già due settimane fa, il 12 giugno. In pochi mesi, rispetto ai 24 che Paleari e gli altri avrebbero avuto a disposizione per approdare alla fondazione.

Se il testo non dovesse subire stravolgimenti e il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri fosse firmato a stretto giro, Paleari, ex rettore dell’università di Bergamo e oggi tra i tre commissari di Alitalia, stima che «la fondazione potrebbe essere operativa per la fine di settembre o per gli inizi di ottobre». E dato che sarà la fondazione a gestire Human Technopole e i 140 milioni di euro annui, prima la macchina è pronta, prima accende i motori il centro di ricerca da 1.500 studiosi che avrà il suo cuore in Palazzo Italia. La bozza di statuto presentata dal comitato, composto da 12 persone tra cui i rettori delle università pubbliche di Milano, il direttore e il presidente dell’Istituto italiano di tecnologia, i presidenti di Cnr e Istituto superiore di sanità e scienziati di fama internazionale, prevede tre tipologie di soci. I soci fondatori, ossia i Ministeri dell’Istruzione, della Salute e dell’Economia, rappresentano la dorsale pubblica del programma. A essi si affiancheranno i soci partecipanti e i soci sostenitori, che potranno essere anche privati.

L’obiettivo è attirare il capitale su un programma che ha una provvista pubblica generosa, 1,4 miliardi di euro in dieci anni, ma che svolgerà la sua attività in un settore in cui il privato offre lo sbocco alla ricerca di base. I partecipanti saranno di fatto soci di minoranza della fondazione, mentre i sostenitori potranno intervenire su singoli progetti. «Abbiamo presentato uno statuto equilibrato e rispettoso degli stakeholder», spiega Paleari, ieri all’inaugurazione della Digital Week di Class Editori a Milano. Il comitato sta anche lavorando al progetto Htcon, ossia il programma per raccogliere collaborazioni e partnership in otto itinerari di ricerca. «Il 29 maggio ho consegnato la relazione semestrale dall’insediamento del comitato – racconta Paleari –. In media ho avuto 3-4 incontri ogni settimana». Con centri di ricerca, università, aziende. Numerose candidature stanno arrivando per la carica di direttore generale del centro di ricerca e il bando è aperto fino al 3 luglio. Mentre lunedì scorso si è aperto il bando per alcune borse di studio post dottorato. Come spiega Paleari, «entro il 2018 contiamo di insediare a Palazzo Italia fino a 400 persone, delle 1.500 a regime nel 2023 in Human Technopole».

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