Fuoco nel campo rom vicino ai binari: 18enne ustionata

E' successo in piazza Tirana

Il punto dove è avvenuto il rogo

Il punto dove è avvenuto il rogo

Milano, 17 novembre 2016 - Lo scheletro di una tenda e, tutt’attorno, una montagna di cenere. Quel che resta del rifugio di fortuna che ieri notte ha preso fuoco a poche decine di metri dai binari della ferrovia, a ridosso della stazione di San Cristoforo in piazza Tirana. Le fiamme hanno ustionato una ragazza di 18 anni, romena, che dormiva nella tenda insieme al marito e al cognato, gemelli, connazionali, di 22 anni. La giovane ha riportato ustioni al viso, alla mano e a un piede: trasportata in codice rosso a Niguarda, non è in pericolo di vita. Lei stessa ha spiegato di non essere stata bersaglio di un attacco - come durante la mattinata era stato ipotizzato - e che il rogo è stato un incidente.

Sì, perché nella baracca c’era un braciere utilizzato per scaldarsi. E a un certo punto il fuoco ha fagocitato il giaciglio con pareti di stoffa infiammabile. Il rogo è divampato tra mezzanotte e l’una. Mentre i due uomini sono riusciti a uscire in tempo dalla tenda incandescente, la ragazza è rimasta tra le fiamme. Il marito e il cognato hanno lanciato l’allarme e subito sono accorsi 118, vigili del fuoco e carabinieri. I militari della Compagnia Milano-Porta Magenta hanno raccolto in ospedale le dichiarazioni della giovane, che ha escluso di essere stata vittima di violenza. Ma è il secondo incidente nell’arco di un mese a ridosso della ferrovia. Lo scorso 13 ottobre un uomo e una donna rom erano stati travolti da un treno a 300 metri dalla stazione San Cristoforo. Il primo, di 35 anni, è morto, la seconda di 25 ha riportato un trauma cranico e una gravissima ferita a un piede.

Rete ferroviaria italiana fa sapere che la tenda bruciata non era all’interno del sedime ferroviario. Ma di baracche e tende ne spuntano diverse lungo le rotaie: un agglomerato di casupole fai-da-te in legno e lamiere è in via Pesto, accanto al passaggio a livello. Rete ferroviaria italiana sottolinea di aver effettuato numerosi sgomberi, un altro è in programma per il fine settimana, in collaborazione con Polfer e polizia locale. Impossibile bloccare gli accessi, essendoci il passaggio a livello. Giuseppe Goldoni, capogruppo Lega in Municipio 6, chiede "subito lo sgombero in ogni spazio invaso. Come in via Padova, anche lungo la ferrovia la sinistra attende il dramma per intervenire?". Il presidente Santo Minniti (Pd) ribatte: "Stiamo lavorando anche su proposte alternative, per mettere in sicurezza le aree (anche vicino alla ricicleria di piazza delle Milizie), oggetto di occupazioni e creare presidi sociali. Siamo inoltre certi che la riqualificazione degli Scali ferroviari avrà un effetto positivo".

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